Graziano Fusaro: “Bisignano, non nascondiamoci dietro a un dito”

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NON NASCONDIAMOCI DIETRO UN DITO

​* di Graziano Fusaro, consigliere comunale città di Bisignano

Graziano Fusaro nella sua nota

Dopo mesi di totale assenza e di​ silenzio assordante​ sulle problematiche che stanno attanagliando la Città (dalla questione pandemica a quella vaccinale, da quella ambientale a quella riguardante il dissesto, per finire poi a quella scottante della Casa di Riposo), il Sindaco in prima persona trova finalmente il tempo di scrivere una nota che fa trasparire tutto il suo timore di dover abbandonare la poltrona che occupa.

Nel suo comunicato, però, il Sindaco​ lancia la pietra e nasconde la mano,​ omettendo di indicare il nome del Consigliere di Maggioranza promotore di un ipotetico atto di sfiducia nei suoi confronti: illazione che lui stesso, in altri ambiti, fa ricadere sulla mia persona.

In merito alla questione, senza nasconderci dietro un dito, cercherò di essere lapidario per come l’argomento merita: per chiarire definitivamente i fatti, mi rendo immediatamente disponibile ad un confronto pubblico con il Sindaco insieme a quei consiglieri definiti​ “responsabili”​ che mi hanno tirato in ballo, rimanendo in attesa, però, di atti concreti che dimostrino senza ombra di dubbio quanto incautamente dichiarato.

In caso contrario, si dovrà derubricare il fatto ad un goffo tentativo di distogliere l’attenzione da problematiche ben più preoccupanti che gravano sulla testa dei cittadini e che ritengo siano ormai sfuggite al controllo del primo cittadino.

Avendo rinunciato in tempi non sospetti al mio ruolo e, nonostante questo, avendo partecipato all’approvazione del Bilancio che ha permesso a questa maggioranza di proseguire la sua strada, rimando con forza al mittente qualsiasi allusione a possibili miei interessi personali.

La gestione della pandemia, inoltre, mi è sempre stata a cuore e sin dalla prima ondata mi sono impegnato in prima persona per fronteggiare la difficile situazione, anche attraverso il grande lavoro dei servizi sociali e delle associazioni di volontariato con cui ho potuto collaborare: la crisi sanitaria, però, non può essere​ usata a piacimento​ per nascondere un’impasse politica ormai evidente e che non riesce a garantire le giuste “certezze” per la popolazione.

Alla luce di quanto espresso dal primo cittadino, ritengo, quindi, non più compatibile la mia permanenza in seno a questa maggioranza e prendo atto che​ il Sindaco sancisce la fine della maggioranza con cui è stato eletto e ne annuncia una nuova (a cui partecipano “consiglieri responsabili”​ che spero siano presto resi noti alla Cittadinanza).

Rinnovo, però, la solidarietà a quei colleghi che si stanno impegnando per sobbarcarsi tutto il peso di questa difficile situazione e ripongo grossa considerazione nelle legittime preoccupazioni, espresse anche di recente da alcuni membri dell’esecutivo, in merito alla necessità di affrontare anche politicamente la questione del dissesto e delle responsabilità in gioco.

Ritengo, inoltre, quantomeno fuori luogo un appello all’unità da parte di chi, nell’arco del tempo, ha dimostrato di non saperla garantire all’interno del suo stesso gruppo.

Colgo l’occasione, infine, per annunciare che, per sanare la mancanza di informazione da parte dell’Amministrazione in merito al ricorso prodotto avverso la deliberazione della Corte dei Conti che intima la dichiarazione di dissesto (sul quale ho già espresso alla maggioranza la mia contrarietà, visti i pareri negativi acquisiti e vista la relazione del Revisore dei Conti), in qualità di Presidente convocherò una seduta della Commissione Bilancio, per partecipare alle rappresentanze consiliari tutta la documentazione inerente allo stesso e per dare atto della grande mole di lavoro che l’ufficio finanziario sta già producendo vista la sopraggiunta sentenza.