Bisignano in azione: “Nel 2020 la città è peggiorata”

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Bisignano in azione: IL 2020: UN ANNO CHE NON DIMENTICHEREMO MAI!

La fine di un anno rappresenta sempre un momento di riflessione per voltarsi indietro e cercare nei mesi trascorsi spunti per fare un bilancio.
L’emergenza epidemiologica ha segnato la nostra esistenza e modificato radicalmente le nostre abitudini, determinando ricadute pesanti sull’economia, su tutto il sistema produttivo e sulle famiglie.
Il lockdown, i Dpcm, le strade deserte, la paura hanno contribuito a mettere il punto esclamativo su un anno disastroso!

Un anno di assoluta inerzia. Evidenti sono le criticità in tutti i campi, emblema della fallimentare gestione da parte di un’amministrazione comunale che aveva promesso “rivoluzioni” rispetto alle presunte inefficienze di chi c’era prima ma che alla riprova dei fatti si è dimostrata del tutto incapace.
Le ferite della scorsa stagione sono ancora visibili: un’estate di fuoco con pesanti danni all’ambiente, all’economia, al lavoro, che tanto hanno già sofferto per gli effetti del coronavirus.
Ma il 2020 che si chiude è stato anche tanto altro! È stato caratterizzato da una carenza idrica di grandi proporzioni. Un’intera cittadinanza non può più soffrire così pesantemente la penuria di acqua potabile nelle proprie abitazioni, con tutti i gravissimi disagi e le problematiche connesse e conseguenti, prime fra tutte quelle di natura igienico-sanitaria la cui competenza e responsabilità è in capo anche al Sindaco di Bisignano.
Siamo convinti che un’amministrazione non possa subire passivamente decisioni che privano i propri cittadini di servizi essenziali, ma che anzi, debba reagire con tutta la forza che ha a disposizione in modo da farsi ascoltare dagli enti decisori ed indurli a modificare la propria linea.

Mentre l’amministrazione del governo centrale interveniva con l’emanazione di un decreto che sospendeva l’invio di nuove cartelle e la possibilità per l’Agenzia di avviare azioni di riscossione, per il recupero dei debiti scaduti prima dell’inizio della sospensione, nello stesso periodo, il governo cittadino avviava le procedure esecutive e cautelari, come fermo amministrativo e pignoramento, aggravando la già situazione precaria di numerosi cittadini.
Nessuna risorsa è stata valorizzata: nonostante il finanziamento di 300 mila euro da parte della Regione Calabria ( mai arrivato), per l’ undicesimo anno la #chiesa di S. Umile continua a restare #chiusa al culto dei fedeli; stessa sorte è toccata alla scuola di liuteria, ( oggi valorizzata da un finanziamento di un milione e mezzo di euro, frutto della progettualità dell’ex assessore alla cultura Ornella Gallo) riconoscimento del grande lavoro svolto dai numerosi artigiani per la valorizzazione delle peculiarità della nostra Città.
Non ci si accorge delle tante attività commerciali che chiudono, del malessere che serpeggia tra i giovani, delle discrepanze all’interno dei ceti sociali…….per non parlare della questione Casa di riposo, divenuta ormai terreno di “battaglie” tra gli amministratori, senza tenere conto del momento di difficoltà vissuto dalle famiglie degli operatori interessati …della mancata valorizzazione e promozione della qualità dei prodotti tipici dell’agricoltura bisignanese messi in discussione dalla problematica inerente la depurazione…. della vergognosa circolazione dell’elenco dei cittadini contagiati dal coronavirus…o dell’immorale blocco delle salme, lasciate per giorni nella sala mortuaria, prima di poter ricevere degna sepoltura!

Chi si candida ad amministrare una città, deve tener conto che le priorità, specialmente in un momento come questo, altre non possono essere se non quelle di garantire servizi essenziali, stipendi e lavoro agli operatori interni ed esterni che dipendono dall’ente stesso ( ancora un altro Natale senza #stipendio)!
Un altro anno di “sportelli” aperti e mai entrati in funzione, che hanno puntualmente disatteso le aspettative della popolazione, in barba alla nomina di consulenti mai locali… non solo si continua ad offrire un “non servizio”, quanto non si è mai dato seguito alle ordinanze ad essi riferibili!

Nonostante il clamore mediatico sollevato e i numerosi proclami apparsi sui giornali, attualmente i fatti (realizzati in maniera concreta dall’Amministrazione Lo Giudice) non possono che contraddire le dichiarazioni rilasciate nel tempo dai vari esponenti politici: tante azioni sono ascrivibili ad altri enti o allo stato!
Per onestà intellettuale, siamo consapevoli, come più volte dichiarato, della situazione difficilissima ereditata, ma che è nostro fermo convincimento, dimostrato ampiamente dall’attività politica-amministrativa posta in essere fino a questo momento, che si stia continuando come prima o addirittura peggio, e riteniamo tutto ciò assolutamente grave e pericoloso, in quanto rischia di affossare definitivamente questo Comune, togliendo ogni possibilità alle future generazioni.

Future generazioni che da questa amministrazione erediteranno solo un continuo degrado e sfruttamento del territorio dal punto idro geologico. Degrado rispetto al quale vi è l’indifferenza assoluta degli amministratori.
Un anno poco propizio, dunque, che ha trascinato dietro innumerevoli disagi! Rattrista, altresì, la mancanza totale di iniziative culturali, così come un’apertura delle scuole, più volte rimandata per mancanza esclusiva di programmazione. Unica nota positiva un evidente miglioramento della viabilità!
Nonostante questo la nostra comunità ha dimostrato di essere unita e partecipe alla vita del paese e di esser capace di superare le difficoltà mettendo in campo le migliori risorse. Con l’augurio che la nostra posizione contribuisca a fare chiarezza e favorisca la strada giusta, nell’interesse di tutti, ne approfittiamo per fare gli #auguri per il migliore 2021 possibile, agli amministratori, agli esponenti dei partiti politici, alle associazioni, ai commercianti, agli operatori sanitari e a quelli scolastici, ai bambini, a questo Paese che guarda con speranza al nuovo anno, alla ricerca di soluzioni concrete per migliorare la qualità di vita dei suoi abitanti.