“Bisogna tornare alle urne”

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Lo giudice e perri Il Pd, in una conferenza stampa convocata all’orario di pranzo, ha replicato alle accuse del sindaco (ora sospeso) Umile Bisignano, che nel precedente Consiglio comunale aveva trovato un bersaglio anche fin troppo facile nei democrat bisignanesi. Da questi ultimi, quindi, è arrivata una contro risposta con il segretario Rosario Perri e il capogruppo in Consiglio, Francesco Lo Giudice. Mezzora di analisi politica che, in fin dei conti, conferma il pensiero del Pd su una città che ha raggiunto dei punti difficilmente ripetibili: «Basti pensare ai Consigli comunali stessi, dove si impedisce la partecipazione a chi lavora o studia, in quanto svolti di mattina. L’ultimo, per giunta, è stato imbarazzante, per i modi e i termini usati». L’esordio di Perri è l’antipasto del suo sfogo: «Il sindaco ci ha attaccato, quando noi gli avevamo espresso anche solidarietà: non ci interessa la sua vita giudiziaria, né ora e né mai. Il nostro Comune non può reggersi più in questa situazione, chiediamo che i cittadini tornino ad esprimersi con il voto. Facciamo battaglie politiche perché i disastri sono sotto gli occhi di tutti: abbiamo nuovamente le strade piene di rifiuti, da un anno stiamo segnalando il problema del randagismo, purtroppo nessuno ci ascolta». E sul presunto voto alle primarie chiesto da Perri a Umile Bisignano, lo stesso segretario smentisce categoricamente: «Non ho mai chiesto niente a questa maggioranza, non saremo mai come loro, non siamo tutti uguali. Sono inaccettabili anche gli attacchi che riceve il nostro capogruppo Francesco Lo Giudice: si può anche sbagliare, ma questo clima ora è veramente intollerabile». Lo Giudice, chiamato in causa, dà supporto alle parole del suo segretario: «Quest’amministrazione non agisce per lo sviluppo economico della città, e notiamo il dislivello economico e sociale con gli altri paesi. Dopo cinque anni dallo smottamento della Riforma non abbiamo ancora interventi concreti sul santuario, la zona industriale non riparte ed è in condizioni vergognose, mentre gli agricoltori hanno avuto un danno economico, nei vari mercati, dopo le discussioni sulla piattaforma tecnologica dei rifiuti». Lo Giudice ha confermato, poi, la difficoltà di rapportarsi in Consiglio comunale, auspicandosi quanto meno un ritorno alla discussione civile e democratica.

Massimo Maneggio