Prima ha paragonato le province di Napoli e Caserta alla Calabria ad un cancro, poi rincara la dose. Il ministro Renato Brunetta, che parlando a Gubbio ha affermato che senza Campania e Calabria l’Italia sarebbe il primo Paese in Europa.
Vari movimenti meridionalisti non hanno digerito l’affondo del ministro: “senza dubbio Brunetta dimentica che se il suo partito non avesse utilizzato i fondi FAS per pagare le quote latte del Nord , per finanziare i trasporti del Lego di Garda e i disavanzi delle ferrovie dello stato , per risanare i buchi di bilancio del comune di Roma e Catania e per la copertura finanziaria dell’abolizione dell’Ici , il Meridione avrebbe avuto a disposizione 50 miliardi negli ultimi 2 anni”, dichiara Stefano Lo Passo, presidente di Insieme per la Rinascita.
“A fronte di tutto ciò troviamo altamente prive di senso le parole del Ministro e lo invitiamo invece a fare un mea culpa a nome del suo partito” concludono Luca Pepe ed Alessandro Amitrano , coordinatori di Insieme per la Rinascita.
Le dichiariazioni di Brunetta sono state criticate anche dall’opposizione, in particolare da Pd e Italia dei Valori, e da alcuni esponenti de La destra in Campania. L’europarlamentare del Pd, Gianni Pittella, chiede all’esponente di governo di ritirare quanto detto o di dimettersi. Proteste spontanee anche su Internet e, in particolare, su numerosi gruppi di Facebook che si ispirano al meridionalismo.