In ogni tempo ed in ogni epoca le campane delle chiese sono state uno valido strumento di comunicazione, anche oggi continuano ad assolvere al loro antico compito. È di questi giorni la notizia che, don Emilio Salatino, parroco della parrocchia di Santa Lucia, nel grosso centro silano di San Giovanni in Fiore, fa suonare le campane a morto ogni volta che si procura un aborto nel locale ospedale. L’iniziativa del sacerdote ha suscitato tanto interesse nella pubblica opinione e le discussioni, pro o contro, non sono ancora spente. Anche la Diocesi di Cosenza-Bisignano ha preso posizione in merito alla vicenda sangiovannese, difendendo la scelta operata da don Emilio.
Anzi, la stessa Curia bruzia s’è detta meravigliata per le polemiche suscitate dalla scelta del parroco. Di una iniziativa simile, anche se di significato opposto si è fatto carico, da qualche giorno a Bisignano, il nuovo parroco della città, don Maurizio Spadafora che ha pensato di annunciare, con il rintocco delle campane della Cattedrale, suonate a festa, la venuta al mondo di una nuova creatura umana.
Nel comunicare ufficialmente l’inizitiva ai fedeli raccolti nella chiesa di San Domenico, in occasione dell’omelia pronunciata nel corso della celebrazione della messa domenicale, il parroco, don Maurizio, ha detto che con il suono delle campane a festa si vuole rivolgere un saluto augurale al nuovo venuto, alla sua famiglia e alla società civile che si arricchisce di un altro elemento in un momento in cui, i valori della vita vengono messi sempre più in discussione.
Una scelta importante, che ha già accolto il favore dei fedeli e di gran parte della popolazione bisignanese.
È appena il caso di ricordare che don Maurizio, appena entrato nella sua nuova parrocchia, ha dichiarato di voler rivolgere le sue cure pastorali soprattutto ai più piccoli, ai bambini che vuole vicino e sull’altare ogni volta che celebra i Sacramenti.
Mario Guido
su: Gazzetta del Sud
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