Casa di riposo, Fucile esprime i suoi dubbi

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La maggioranza annulla in autotutela la delibera del Consiglio Comunale n. 55 del 3 novembre 2017, vale a dire disconosce 79.857,57 euro di debiti fuori bilancio che aveva riconosciuto più di un anno fa e che riguardano la Società in House che gestisce la Casa di Riposo di Bisignano. Al Consiglio Comunale, tenutosi lo scorso 28 febbraio, sono apparse miracolosamente una serie di fatture la cui pretesa creditoria è infondata, per come si legge nel parere del Responsabile del Settore Secondo. Una domanda sorge spontanea: come mai l’Amministrazione si accorge solo ora della illegittima pretesa creditoria? Ha sbagliato prima nel riconoscerla, o ha sbagliato adesso nel disconoscerla? Tali atti sono solo un parte di quelli che ho richiesto di studiare e che il sindaco mi ha sempre negato. Ricordo, a scanso di equivoci, che i debiti sono stati riconosciuti dall’attuale Amministrazione Comunale nella stessa seduta in cui è stato riformulato il piano di pre-dissesto ed erano stati inseriti già nella delibera n. 10 del 24.06.2016 con la quale la precedente Amministrazione è ricorsa alla procedura di pre-dissesto, per poi essere elencati nel Piano di Riequilibrio approvato il 20.09.2016 che prevedeva il ripiano dei debiti. In tutte queste occasione ho mostrato forti perplessità, ho sollecitato il controllo degli atti e ho chiesto soprattutto trasparenza e prudenza nell’adozione delle deliberazioni al fine di consentire ai consiglieri comunali di avere la piena consapevolezza su ciò che veniva deliberato. Richieste e consigli sempre disattesi. Ho parlato a persone sorde ad amministratori che non hanno avuto la minima intenzione di ascoltare quanto gli veniva detto. Il Consiglio Comunale dello scorso 28 febbraio ha decretato la fine della buona politica e del tanto atteso rinnovamento. Tante cose si sarebbero potute evitare se solo ci fosse stata la volontà di implementare un vero e proprio cambiamento politico-amministrativo. A metà dicembre sono stato costretto, mio malgrado, a presentare un esposto alle autorità competenti per far valere i miei diritti di consigliere comunale e per affermare il mio impegno politico e istituzionale nei confronti dei concittadini. A margine di queste considerazioni, rimane un interrogativo inquietante: perché l’azione di controllo e gli atti politico-amministrativi sono successivi al mio esposto? È un particolare importante che non può passare inosservato.

Francesco Fucile