Ccu nnu cori granni cumu ‘a porta ‘i ru viscuvatu
L’ignoranza è zoccola e ad ognuno dispensa le sue prestazioni per il prezzo corrisposto.
Il luogo comune è l’habitat adeguato per le idee altrui.
La capacità, il merito e l’intelligenza sono merci il cui valore è suscettibile di variazioni in base al numero dei like sui social più in voga del momento.
I sindaci vanno e vengono, ma il comune è in mezzo al guado.
Fatte le congratulazioni al nuovo sindaco su Facebook, Whatsapp, Messenger… e like-ando a destra e manca, non ti rimane che fargliele di persona, cappello in mano, inchino e baciamano.
I sindaci vengono e vanno, a volte ritornano, ma a volte si dissolvono.
Ci vuole cuore e coraggio. Scienza e coscienza. Giudizio, prudenza e giurisprudenza. E ci vuole orecchio. E tutto il resto. Ma soprattutto ci vo’ nu miraculu. Uno su misura ppi r’ogni visignanisu.
Avissiti i fari ca Bisignano risorge e ra Calabria rimana ‘mpantanata adduv’è?!
Ci vo’ nu cori grannu, ma senza ‘ntinni…!
— Facile a parrari! Parrari è n’arti liggera… Ma tu… Sì, tu. Tu cchi fa’?
— A mmia rici? …Beh! Quasi quasi minni vaju a fari… ‘u comunista a Roma
Scrivere, indignarsi e lamentarsi prima e dopo ‘i ri voti, non ti serve un accidenti se non impari, da subito, ad accontentarti tra una elezione e l’altra.
— Ma ‘un tieni proprio nenti a cchi fari? Sempi a scrivere peste e corna!
— Ma no, è la cervicale. U pisu i ri corna compensa. Si su’ troppo pisanti, però su’ guai!
La politica bisignanese ha sete di novità. Ci vogliono volti nuovi, intelligenze, spiriti liberi. Senza esagerazioni, però. Ben zavorrati al passato.
Dopo la stagione i ra trumma e del comunismo, dopo la stagione del gonfalone e del comunismo eretico, la stagione del rigurgito e del comunismo emetico.
Per alcuni bisignanisi u paisu si riduce a ru viali, Giudecca, Santa Crucia, la Riforma e la cittadella Mediocrati ppi fari ‘a spisa!
Ma, chini ha vutati? Ma, tu ha’ vutati? Picchì, tu ha vutati?
—Figliuta è stato eletto?
—Sini, ringraziannu a Ddiu! Ca figliuma, no picchì m’è figliu… ! Chi cci puotini riri a figliuma?
— Sini, …‘un voglia Ddiu! Ca ghiu haju vutatu. A r’illu e ra niputima! Tutti ‘ntra famiglia mia…! Veramenti, ci vullissa parrari!
— Mo’ cchi sacciu ghiu, a povara! Ca pu, ti fazzu assapiri.
La politica bisignanese ha sete di novità. Ci vogliono volti nuovi, intelligenze, spiriti liberi. E pedine da incasellare.
Chini ti runa ‘i mangiari ari chiamari tata, si diceva illo tempore. Poi con l’aumento del numero dei laureati la parola tata, oramai in disuso, è stata sostituita da onorevole.
Chi trova un amico trova un tesoro, ma chi trova un onorevole trova nu posti ‘i lavuru. Ecco così spiegato il netto aumento del numero di portaborse, passacarte e autisti dediti alla politica.
Rosario Lombardo