A volte ritornano. E’ il caso di dirlo per la centrale a biomasse, che rientra prepotentemente nei discorsi dei bisignanesi, divisi nell’accoglierla o rifiutarla sul territorio.
Una storia che ha visto il suo apice nel consiglio comunale dello scorso marzo, quando all’odg l’ultimo punto era il seguente: << In ordine alla proposta della società Papaianni Energia, la realizzazione di una centrale termoelettrica cogenerativa a biomasse da 11,4 mw e netti a servizio delle aziende floricole dello stesso gruppo>>. Su quell’ultimo punto ci fu un “traballamento” della maggioranza: quattro i voti favorevoli, provenienti dall’opposizione (che non contava ancora su Roberto Cairo), otto i voti contrari e tre i voti astenuti: Cairo, Sara Castovillari, presidente del consiglio, e l’assessore ai lavori pubblici, Andrea Algieri. Sempre in un altro consiglio comunale, quello di giugno, il sindaco Umile Bisignano prese nettamente le distanze da questa soluzione affermando:<<Non sono né l’ultimo arrivato e né una persona da prendere in giro, e le mie reazioni su Papaianni sono dovute alle sue provocazioni sotto il palco (il sindaco era candidato alle elezioni provinciali, ndr). Fino all’ultimo difenderò il mio paese, perché il potere l’ha solo il popolo, e Papaianni fino a quando sarò sindaco non costruirà mai la centrale a biomasse>>. Parole ad effetto, quelle del sindaco, che hanno notevolmente riacceso il dibattito, mentre la società di Papaianni ha continuato a motivare le sue ragioni nel corso di questi mesi. Gli imprenditori del settore floricolo da più di trenta anni rappresentano una delle più grandi aziende del territorio, vantando nell’organico una buona fetta di lavoratori bisignanesi. L’azienda floricola, tra l’altro recentemente presente sugli schermi di Raidue, non esclude ulteriori mosse e ospiterà il candidato alla presidenza regionale Giuseppe Scopelliti: da stabilire, ancora il luogo definitivo dell’incontro, che si terrà lunedì prossimo.
Massimo Maneggio