L’autista dell’autobus del servizio pubblico che il 20 agosto scorso aggredi’ un pensionato appena sceso dal mezzo a Cosenza, le cui immagini choc furono riprese da una videocamera del sistema di sorveglianza, chiede scusa per il suo gesto in una lettera diffusa tramite i suoi avvocati e pubblicata questa mattina sui quotidiani regionali della Calabria.
”Non ci sono parole, vi chiedo scusa -scrive- e me ne vergogno per quel gesto che ha gettato nello sconforto due famiglie, i Serpieri (la famiglia della vittima, ndc) e la mia famiglia”. Osvaldo Renzelli, 59 anni nella lettera scrive ”Penso e ripenso a quei momenti e vorrei poterli cancellare con un colpo di spugna come si fa per le macchie di sporco”.
Chiede scusa alla vittima per le conseguenze che ha subito, ai suoi stessi parenti ”per avervi messo alla gogna, per avervi fatto additare come i figli e/o la moglie di?”. Ancora chiede scusa ai suoi colleghi di lavoro e all’azienda Amaco, dove presta servizio da 35 anni. Infine si rivolge ai cosentini. ”Chiedo scusa ai miei concittadini per averli portati alla ribalta della cronaca nazionale con un gesto di cui vergognarmi. Me ne vergogno anch’io e me ne pento amaramente”.