Comitato a difesa del territorio: “Ecodistretto, mai a Bisignano”

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“Il Comitato a difesa del territorio”, difronte al comportamento da parte dell’Amministrazione Comunale di volere l’ECO-DISTRETTO nel territorio di Bisignano, continua a manifestare il proprio dissenso a questa opera, in qualsiasi forma e dimensioni realizzata.
L’Amministrazione Comunale di Bisignano è improvvida a proporre l’eco-distretto sul nostro territorio, non curante della forte opposizione che i cittadini manifestano per questo tipo di opere. Le ragioni sono molteplici e tutte fondate. Nessuno nella nostra cittadina può dimenticare i lunghi anni di sofferenza che abbiamo dovuto patire per l’attività della Consuleco, mal sopportata, nella quasi impotenza di far valere le fondati ragioni del dissenso che si rappresentavano.
Non bisogna dimenticare che la questione Consuleco parte da molto lontano, già alla fine degli anni novanta, e i contrasti giudiziari per ripristinare la normalità sono stati lunghi e tormentati. Tuttavia quello che oggi rileva è che anche la Consuleco partiva con i buoni propositi e non certamente per inquinare, e si prospettavano forti vantaggi economici in termini di posti di lavoro, utili per l’amministrazione e riduzione delle  tasse per i cittadini. Non è questo che più ci alletta. Non vogliamo correre altri rischi di inquinamento del nostro territorio. Anche l’impatto ambientale è di per sé inquinante, data la notevole estensione dell’opera sul territorio, incompatibile con la conservazione dell’ambiente.  Troppo abbiamo subito.
L’economia agricola di Bisignano non può essere denigrata neppure dalla semplice presenza sul posto di una struttura che consente la lavorazione dei rifiuti, di qualsiasi natura, che tutti gli altri comuni, oltre al nostro, possono conferire. Abbiamo bisogno di altri conferimenti. Il Sindaco con i suoi réclame sui social network,  asserisce di essere interessato al parere dei cittadini, in realtà contrasta fermamente, senza neppure disdegnare gli attacchi personali, tutti coloro che sono contrari al suo pensiero. Contraddittoriamente, inoltre afferma di attendere il parere dei cittadini e subito dopo di volersi assumere le proprie responsabilità politiche dando vita alla nascita dell’Eco-distretto sul nostro territorio a prescindere da quello che ne pensano i concittadini. La verità è che nessuna logica inclusiva si intende porre in essere.
Diversamente la storia sarebbe stata altra. Ritenere importante il parere dei propri concittadini, che fa bene ogni tanto ricordare essere anche gli elettori della odierna classe politica nonché coloro che giudicano il suo operato, significa interpellarli prima, già sull’opportunità di candidare il nostro territorio per la realizzazione dell’eco-distretto, e non come è invece avvenuto, sperare di coinvolgerli dopo, nella condivisione della scelta fatta. La politica posta in essere non solo è incapace di essere democratica ed inclusiva ma è particolarmente arrogante e divisiva, preoccupata solo di incassare il giudizio favorevole dei sindaci di altri territori, ispirati da interessi diversi.
E giusto per commentare l’articolo pubblicato sul “Sole 24 ore” di ieri, si osserva che la necessità di trovare soluzioni alla gestione dei rifiuti nel Sud Italia non significa dovere ubicare necessariamente una piattaforma dei rifiuti in un territorio a forte vocazione agricola come Bisignano e già sofferente per altre situazioni che hanno determinato inquinamento ambientale. Tale scelta non può farsi passare come una scelta di progresso per la nostra comunità. Tutt’altro.
Ci rimanda indietro negli anni e ci ricorda la politica posta in essere anche da altre precedenti amministrazioni, che si ricorda, tutte fortemente criticate sul punto. Per non dire inoltre che il report dell’associazione Legambiente pubblicata a dicembre 2021 descrive il preoccupante fenomeno della mala gestione degli eco distretti nel Nord-Est Italia, facilmente ripetibile anche al Sud. La necessità di rimpinguare le casse del Comune non può farci chiudere gli occhi su tutto, ma ci deve indurre a compiere scelte più oculate e rispettose per la popolazione e il territorio che un vero “fuori classe” deve saper trovare. Fare cassa con i rifiuti è invece la scelta più semplice, che sanno fare anche coloro che non sono muniti di un particolare acume politico.
Ribadiamo dunque il NO alla realizzazione dell’eco-distretto sul territorio di Bisignano.