COMUNICATO STAMPA – Registriamo in queste ultime settimane un particolare attivismo mediatico da parte di associazioni e soggetti coinvolti a vario titolo nel businnes dell’accoglienza migranti a Bisignano che, tirando in ballo anche sacerdoti e frati, lanciano anatemi e scomuniche contro coloro i quali la pensano diversamente, con la solita stantia e ripetitiva litania del razzismo e del buonismo a buon mercato. Ma da quale pulpito viene la predica, visto che questi signori provengono, in larga misura, da una cultura politico ateo-materialista vetero marxista (quella del pugno chiuso nei conventi, per intenderci). Questi personaggi in evidente difficoltà a causa dell’inversione di rotta sul tema migranti, portata avanti con risolutezza e determinazione dal Ministro Salvini, strepitano e si muovono maldestramente.
La verità è che costoro sono alla canna del gas in quanto la mangiatoia dei soldi pubblici regalati dai precedenti governi si sta rapidamente esaurendo. Del resto, che questo finto buonismo (avallato da un certo clero) sia espressione di pacchiana ipocrisia è facile da dimostrare. Basta leggere con un minimo di onestà intellettuale i dati forniti dal Ministero dell’Interno, Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione, per il 2017 (dati era Gentiloni/Alfano Angelino), per capire che sui migranti è stata costruita una colossale truffa a i danni dello stato, a spese dei contribuenti italiani, delle famiglie e dei lavoratori che fanno fatica ad arrivare a fine mese. Va precisato una volta per tutte che chi giunge per mare, per terra o per aria sul territorio italiano senza permesso è considerato un clandestino, quindi un irregolare da respingere. Secondo alcune convenzioni internazionali chi giunge clandestinamente può presentare domanda di asilo politico o chiedere lo status di rifugiato. In parole povere puoi restare, in via eccezionale e per un periodo limitato di tempo sul nostro territorio se scappi dalla guerra o da regimi politici che violano i diritti umani. Negli ultimi anni l’enorme flusso di migranti sbarcati sulle nostre coste, grazie a politiche scellerate dettate esclusivamente da interessi economici di coloro i quali sfruttavano il businnes, ha reso lente e farraginose le procedure di definizione delle centinaia di migliaia di richieste di asilo, con tempi che si dilatavano fino a tre anni dalla richiesta. Ma i dati sono sorprendenti! Solo un terzo dei richiedenti ottiene il permesso e se il dato si restringe alla fascia di età compresa tra i 18 e i 35 anni (la stragrande maggioranza dei clandestini) si nota che solo due richiedenti su dieci ottengono l’asilo. Questo dato ci racconta una realtà diversa da quella che ci vogliono propinare i professionisti dell’accoglienza che, non avendo argomenti validi, lanciano accuse di razzismo del tutto fuori luogo. Difatti, sulla questione migranti il razzismo non c’entra nulla. La verità è che con la scusa del razzismo questi predatori di soldi pubblici vorrebbero continuare a fare affari sulla pelle di questi poveri giovani immigrati che per la stragrande maggioranza non potranno restare in Italia ma dovranno essere rimpatriati secondo le leggi dello stato italiano perché non aventi diritto. Quindi di cosa stiamo parlando? Di quale integrazione discutiamo se quasi tutti dovranno essere rimpatriati? Intanto che questi giovani, illusi da questi falsi buoni, vivono per mesi e anni in uno stato di inedia e di passività, in attesa della burocrazia, milioni di euro di soldi pubblici vengono gestiti da cooperative e da ONLUS, sulla carta non lucrative ma nei fatti lucrativissime, ovviamente a spese degli ingenui contribuenti italiani.
Come il caso di Bisignano dove un’amministrazione comunale compiacente favorisce questo andazzo e tiene sponda ai signori del business degli immigrati finanziando discutibili iniziative pseudo-culturali e presentazioni di improbabili libri infarciti di ipocrisia e retorica buonista. Noi del Comitato Salvini premier di Bisignano riteniamo che debba finire questo spreco di denaro pubblico a favore di queste inutili, fallaci ed evanescenti iniziative pseudo-umanitarie, ammantate di ipocrisia e di buonismo, illusorie e dannose per gli stessi clandestini, che in maggioranza dovranno essere rimpatriati, come dicono i freddi numeri. Riceviamo quotidianamente attestati di stima e di incoraggiamento da parte di comuni cittadini, di tutte le fasce sociali, indignati da questo stato di cose, che non hanno più intenzione di farsi ingannare dalle bugie dei finti buonisti e men che meno irretire da puerili accuse di razzismo che respingiamo con fermezza. Noi non siamo razzisti! Chiediamo con fermezza e ci auguriamo che si ponga fine quanto prima a questo inutile spreco di risorse pubbliche, atteso che ci sono tanti cittadini residenti in difficoltà economiche e in condizioni di disagio sociale e sanitario ai quali lo stato nega o riduce i sussidi per mancanza di fondi. Auspichiamo la chiusura di questi inutili centri e l’utilizzo delle risorse pubbliche verso le famiglie numerose, i disoccupati, gli anziani, i disabili e i residenti in condizioni di disagio. Questo non significa essere razzisti, accusa che rinviamo al mittente, ma essere realisti e guardare con onestà intellettuale la realtà dei fatti.
Prima gli italiani. Prima i bisignanesi.
Comitato Salvini Premier – Bisignano