Gli stabilimenti della “Petramale Acciai” si trasformano in una calda sala conferenze, dove venerdì scorso il presidente dell’Asi, Diego Tommasi, insieme ai rappresentanti dell’attuale amministrazione comunale, ha illustrato il progetto per rilanciare la zona industriale. Presenti all’incontro, oltre a Tommasi e al sindaco Umile Bisignano, anche il presidente del consorzio Cratilia, Mario Petramale, e l’assessore alle attività produttive, Arturo Vilardi.
Proprio Vilardi mostra i propositi della giunta comunale: <<L’agglomerato di Bisignano è diventato produttivo nel corso degli anni, diventando un serio punto di riferimento. Dobbiamo diventare una sorta di cerniera tra le zone di Corigliano e Cosenza-Rende e per fare questo bisogna avere delle serie infrastrutture, e si potrebbe pensare alla creazione di un sistema di imprese, in modo da collegare anche altri settori.
Si vorrebbe anche produrre un distretto industriale tipico e innovativo, provvedendo a una maggiore sicurezza della zona, e degli abitanti che abitano nelle prossimità. Bisignano potrebbe, inoltre, essere promotore di un polo fieristico per la media valle del Crati, facilitata dall’ottima posizione geografica>>.
Alle proposte di Arturo Vilardi seguono i commenti e i progetti di Diego Tommasi. <<Il nuovo corso si è insediato da sei mesi – afferma Tommasi – e questa è la nostra prima uscita pubblica dopo aver reimpostato l’attività dell’Asi. Abbiamo predisposto un piano infrastrutturale, ma questo va a scontrarsi con la crisi, e dunque, almeno per gli inizi, penseremo alle opere primarie. Abbiamo quasi chiuso un accordo con l’Arpacal e uno con l’Asp, in modo da ricominciare da zero, con un programma pluriennale d’attività.
Su Bisignano, e sulla sua zona industriale con circa trenta aziende produttive, puntiamo molto e stiamo creando le condizioni con l’Enel per l’impianto fotovoltaico, e fonderemo, inoltre, una società in house entro la primavera 2010. Per l’aria bisignanese abbiamo stanziato cinque milioni di euro, distribuiti per la rete idrica, la manutenzione stradale, l’illuminazione pubblica e per gli impianti di depurazione: quattro priorità assolute, da realizzare in un arco di tempo 2010-2013. Da nuovo membro della Figeco cercherò anche di coinvolgere quante più realtà del sud, per affacciarle verso i mercati europei e mondiali.>>.
Dopo le parole di Tommasi, alcuni industriali hanno mostrato tutto il loro rammarico per lo stato attuale della zona. Gli imprenditori si sentono abbandonati dall’amministrazione comunale e accusano la mancanza di alcuni servizi primari. Ora, con questi fondi stanziati dall’Asi, si spera in un maggior rilancio di una zona che grazie ad imprenditori, locali e non, realizza affari in tutta Italia portando maggior lustro al nome di Bisignano.
Massimo Maneggio