LUZZI Sabato di Consiglio sul territorio luzzese dove maggioranza e minoranza si sono ritrovati nella sala “Antonio Gardi”. I lavori hanno registrato, numericamente, la maggior presenza dei consiglieri rispetto al pubblico luzzese ma, nonostante ciò, questo era anche il primo Consiglio per il neo segretario comunale Dario Policicchio (subentrato a Mario Zimbo) e per Gerardo Dima come presidente del Consiglio, sostituto temporaneo di Flaviano Federico, che ha già creato un caso per la sua intenzione di voler ereditare il posto di Manfredo Tedesco alla guida della città. Su ciò e
su tanto altro si sono basati i lavori, iniziati praticamente con la dichiarazione di astensione di Francesco Montalto, capogruppo di “Bene Comune”, a rimproverare la sua stessa maggioranza per non aver fornito grosse delucidazioni sui stessi punti all’ordine del giorno. Un assist per i cinque consiglieri d’opposizione migliore non poteva capitare: Vito Piccolo era stato il primo ad aprire la falla, augurandosi maggiori processi contabili per evitare di dover scrivere nuovamente alla Corte dei conti. Il suo capogruppo Andrea Guccione ha poi proseguito, calcando la mano sui conti e su quel refuso informatico di un milione di euro diventato, suo malgrado, un protagonista inatteso. Ramona Fazio, unica donna in un Consiglio al maschile, è intervenuta anche da madre di famiglia, preoccupata per alcune scuole del territorio sprovviste, a quanto pare, di certificati di agibilità e per priorità cambiate in città: «La maggioranza ha trovato 14mila euro per una cantante, ed è mancata in cifre minore che servivano per le urgenze e mancano anche i fondi per la solidarietà. Sono passati dall’oscar al bilancio a quello della faccia tosta». Clima rovente dell’opposizione? Nel dettaglio hanno proseguito Luca Ferraro e Umile Federico: il primo ha richiesto un pronto sollecito sulle richieste fatte in passato per quanto concerne il fotovoltaico di via Chiusa non sfruttato a dovere, l’esperto oppositore invece ha richiesto pubblicamente le dimissioni dell’assente Flaviano Federico, non sentendosi rappresentato da un presidente del Consiglio già proiettato alle amministrative. La maggioranza ha poi replicato, partendo dall’assessore al Bilancio, Ivan Ferraro: «Parlo con carte in mano, non mi sento un bugiardo. Ho un organo tecnico alle mie spalle che fornisce sempre un adeguato supporto. L’astensione del consigliere Montalto porta comunque a una riflessione, ma io sono pronto a fornirgli ogni tipo di chiarimento. Sfido comunque a trovare altri comuni come noi, che abbiamo un milione in caso». Il sindaco Manfredo Tedesco, infine, ha fatto quasi da pompiere: «Intanto ringrazio l’ex segretario Zumbo, supportato bene dal nostro assessore al Bilancio. Questa è una maggioranza sana, da tutti i punti di vista e lo sanno i cittadini luzzesi, perché noi abbiamo fatto delle scelte coraggiose». E sul futuro? «Non c’è nessuna crisi politica – ha sentenziato Tedesco –, abbiamo chiarito con Flaviano Federico, ha espresso solo un desiderio».
Massimo Maneggio