SCRITTO DA ALESSANDRO AMODIO
Dopo la giornata numero 24 la Juventus arriva a quota 63 punti rispetto ai 72 disponibili. Vince la sua 20. partita stagionale, ma i conti… Conte li fa alla fine non “mandandole a dire” ma togliendosi qualche sassolino dalle scarpe… Lo fa – non è un mistero – con un ex allenatore dei bianconeri, che – per carità – è stato un grande del calcio ma che, forse, ha esagerato quando ha detto che lui non ha mai “punito” i propri giocatori. E Conte non c’ha visto più anche con la battuta: «Adesso facciamo anche i referendum?». E via discorrendo. D’accordo Capello è stato un grande allenatore… ma con Conte poteva farsi i “caz… suoi” e non criticarlo, così Conte non avrebbe replicato, perché Conte – sicuramente con una squadra meno forte tecnicamente di quella dal 2004 al 2006 – sta facendo certamente meglio…
È ANCHE UNA QUESTIONE DI ANTIPATIA: e allora è anche una questione di antipatia reciproca. Nel 2004 – per chi non lo ricordasse – Conte voleva giocare un altro anno nella Juve, ma gli venne detto: «Quella è la porta». Insomma, se è vero che i panni sporchi si lavano in famiglia – come ricordavano la scorsa volta – all’epoca era Capello ad avere il coltello dalla parte del manico e diede il benservito al nostro attuale mister. È ovvio che, ora come ora, se è Conte l’allenatore della Juventus che vince e convince… potrà anche dire la sua in merito…Ci mancherebbe altro, insomma…
PAROLE STRUMENTALIZZATE: poi, però, le parole di mister Conte sono state strumentalizzate ad arte da qualche fogliaccio, perché è vero che ha detto che di quella Juventus non ricorda tanto il gran gioco ma i due scudetti “revocati”, ma è altrettanto vero che Conte voleva riferirsi soltanto al gioco non spumeggiante, sebbene grandi campioni che oggi forse non ci sono, ma non al fatto che sia stato giusto “revocarli” perché – come si è prontamente corretto – ha aggiunto che quella è stata un’ingiustizia. Qualcuno, però, ha pensato bene di ricamarci sopra continuando a blaterare a sproposito. Il morale della favola è sempre lo stesso: lasciateci lavare i panni sporchi nella nostra famiglia, sappiamo come fare… ne guadagnerete in credibilità e – soprattutto – non sarete giudicati solo di “una parte” perché a voi tutti la JUVENTUS che vince dà fastidio; la JUVENTUS che convince lo fa ancor di più, la JUVENTUS che ha i numeri, la fantasia, la qualità, la caparbietà ed il DNA bianconero come mister CONTE è antipatica!!!.
DUE PESI E DUE MISURE: e sulle parole, pur pesanti, di Conte sono arrivate due correnti di pensiero anche dalla Tv di stato, poiché mentre al TG1 si dice “chapeau” a Conte che “non le manda d ire”, in qualche altra trasmissione si spara a zero… solo e sempre contro la JUVE!!! Signori, mettetevi d’accordo! Insomma, delle due, l’una: chi è davvero coerente e chi fa il finto tonto???
CALCIO GIOCATO: ma tornando al calcio giocato, che è quello che c’interessa più da vicino, perché a “chiacchiere” è meglio stare a zero… la Juventus è tornata a vincere ed a convincere dopo il mezzo passo falso di Verona. L’ha fatto con il primo gol stagionale di Asamoah, che ha coronato un’altra prestazione degna delle sue; il secondo del “principino” Marchisio, che nella settimana di San Valentino – come ha ricordato il buon Zuliani – ha di nuovo promesso – battendosi il petto – eterno amore alla sua “Signora” ed al decimo centro stagionale del Re Leone, ovvero di quel Fernando Llorente che dimostra, come sempre, di esserci con la testa. In mezzo (sul 2-0) il solito “golletto” diventato, purtroppo, un’abitudine del girone di ritorno (7 gol presi in 5 gare) con il “pastrocchio” tra Liech e Caceres che ci ha fatto venire un po’ d’ansia poi svanita col terzo gol di Nandone…
GIOVINCO DIFESO: prima delle parole, Conte ha fatto anche i “fatti” difendendo a spada tratta Seba Giovinco dopo l’ennesima prestazione “incolore”. Fa bene il mister a tenersi stretto tutti i suoi giocatori, ma è indubbio che i fischi dello Stadium, pur facendo male non solo al giocatore, sono la riprova che il Giovinco né carne e né pesce sono la dimostrazione che non è un giocatore da Juventus. Su di lui c’era forse anche un rigore, ma spesso è abulico, fuori dal gioco e sembra che giochi da solo e non “per” e “con” la squadra…
RESTANO 14 GARE: sono ora 14 – Europa League a parte – le gare totali che dividono la JUVENTUS dal suo ipotetico 3. Scudetto consecutivo dell’era Conte, che – checché se ne dica – potrebbe essere il 32. della sua “gloriosa” storia. Intanto, giovedì ci ritufferemo nell’Europa che conta di meno, d’accordo… ma che potrebbe ridarci quell’autostima europea di cui qualcuno ha detto che ci fa “difetto”. Tornare a rivincere in Europa sarebbe un bel viatico per la prossima Champion’s. Al Juventus Stadium, alle ore 19 del 20 febbraio, arriverà il Trabzonspor e visto il turn-over di ieri in attacco potrebbe scapparci anche la coppia d’attacco Tevez – Osvaldo che ha concluso il match col Chievo. Sperando di non sprecare troppe energie, bisogna guardare già a domenica 23, quando, stavolta alle 18,30 ed ancora allo Stadium, ci sarà il derby di ritorno con i granata. Gara come al solito difficile perché è sempre una “stracittadina”. Quindi, giovedì 27, sperando di aver fatto tanto questo giovedì, il ritorno in Turchia e, all’orizzonte, la classica a San Siro con il Milan domenica 2 marzo alle ore 20,45. Domenica 9, invece, alle 12,30, stavolta allo Stadium, il ritorno con la Fiorentina per cercare di “vendicare” l’unica sconfitta patita finora e poi… pensare magari ad un immediato replay dopo appena quattro giorni (13 marzo), ancora allo Stadium, nel caso in cui noi, ed anche i viola, dovessimo superare gli ottavi, per un quarto davvero “fratricida” in Europa League, il cui ritorno è previsto per giovedì 20 marzo, ovvero quattro giorni dopo la trasferta di Marassi (col Genoa) ore 20,45 di domenica 16 marzo. Insomma, il tour de force è appena all’inizio…
PENSIERINO FINALE: lo dedichiamo a chi continua a dire che, sebbene i 9 punti di vantaggio (che potrebbero essere 6 oppure 7 visto lo scontro diretto (3-0) dell’andata), non sono un margine sufficiente per stare tranquilli… Siamo consapevoli di ciò perché la Juventus, ora impegnata su due fronti, a differenza della seconda in classifica…, deve affrontare ogni gara come se fosse una finale. Lo sappiamo “di nostro” che chi gioca contro la JUVENTUS lo fa come se fosse sempre la partita dell’anno, la gara più importante e, quindi, tutta questa gente farebbe meglio a stare e “non gufare” come spesso accade…
Sappiamo bene, in altre parole, che la rosa forse difetta di qualche ricambio, che non ci si può distrarre un attimo perché gli altri sono sempre pronti ad azzannarti, che recentemente ogni qualvolta gli avversari tirano in porta fanno spesso gol e quando non ci riescono loro lo facciamo noi, che mister Conte deve sempre “martellare” la squadra usando il bastone e poi, magari, anche la carota concedendo un giorno di riposo alla squadra prima dell’Europa League, ma vorremmo che “certe cose” restassero circoscritte tra Vinovo, la società, la squadra ed i tifosi… e che gli organi di “dis…informazione” non facessero sempre “cassa di risonanza” anche, soprattutto e solo per questioni di “lana caprina”.
Insomma, è mai possibile che solo con la Juventus si usa anche il “gossip” per distrarre e con gli altri si è sempre magnanimi???
A questo gioco al massacro non ci stiamo, perciò – insieme al nostro mister Conte che merita tutto il nostro rispetto e la nostra stima – urliamo a più non posso:
FINO ALLA FINE FORZA JUVENTUS!!!
Alessandro Amodio