L’ultimo saluto a Carmelo Lo Giudice la città di Bisignano lo riserva nella sala consiliare a Collina Castello. I funerali si svolgeranno domani alle 17,30 nella chiesa Cattedrale, ma già in molti nella giornata di oggi stanno rendendo l’ultimo omaggio all’ex sindaco cratense. Cittadini bisignanesi ma anche istituzioni dei nostri confini e regionali stanno rendendo omaggio.
Molti ricordi dal popolo del web, partendo dal dottore Alessandro Perrone
Conobbi Carmelo Lo Giudice una trentina di anni addietro, nei primi mesi del mio arrivo a Bisignano. Non era più sindaco da due anni, ma il suo carisma era quanto mai vivo e presente. Rimasi colpito dalla vivacità del suo sguardo e dalla prontezza di spirito propria di un giovane in carriera più che di un settantenne al tramonto della sua parabola politica. Parlavamo spesso di politica, di storia di Bisignano, di quella Bisignano che lui amava più della sua vita. Mi raccontava delle battaglie condotte accanto ai contadini negli anni cinquanta per la suddivisione dei latifondi. Con orgoglio rivendicava di aver subito l’onta del carcere per difendere fino in fondo i diritti della povera gente. Era un comunista “sui generis”, un eretico nel suo partito a tal punto che, all’apice della sua carriera politica, gli fu negato quel “medaglino” di onorevole deputato che avrebbe meritato e che forse avrebbe potuto cambiare il corso della storia di questa comunità.
Carmelo incarnava la speranza di un futuro migliore per gli “ultimi”, speranza della quale erano intrisi quegli ideali per i quali si era battuto per trent’anni da sindaco del suo paese. Ma fu tra i primi a comprenderne il fallimento. Un giorno, in una delle nostre conversazioni mi confidò che secondo lui il suo partito, il Partito Comunista Italiano aveva fallito al Sud nel momento in cui aveva perso la battaglia sul lavoro. E da dissidente ritornò sindaco nel 1999. Conducemmo quella campagna elettorale assieme, io da candidato provinciale lui da candidato a Sindaco. Mancai per un soffio l’elezione mentre lui trionfò. Durante la campagna elettorale mi ritrovai nel suo studio per abbozzare un intervento. Mi invitò a sedere alla macchina da scrivere, quella tradizionale meccanica. Io che ritenevo di avere una certa dimestichezza con la dattilografia mi accinsi con solerzia (sic!) alla battitura del testo. Dopo pochi caratteri mi fermò e con educazione e altrettanta fermezza mi invitò a farmi da parte. Si mise a battere con dieci dita con inaspettata rapidità e precisione da far invidia al più esperto dei dattilografi. Questo era Carmelo Lo Giudice. Si era fatto da solo.
Autodidatta sapeva di storia, filosofia, geografia, lettere e scienze ma era la politica la sua passione più grande. Negli ultimi anni mi aveva onorato della sua fiducia, affidandomi la sua vista perché, mi disse, non aveva altro desiderio che poter vedere i suoi figli e i suoi nipoti fino all’ultimo dei suoi giorni. E così è stato. Come suo stile, anche l’ultimo atto della sua vita sembra un comizio organizzato ad arte durante una combattuta campagna elettorale. E’ andato via nella settimana più importante per i bisignanesi: la settimana di Sant’Umile durante la quale tutti i bisignanesi vicini e lontani si riuniscono nella devozione e nei festeggiamenti per il loro cittadino più illustre, il Santo dell’umiltà.
Come in un colpo di teatro studiato ad arte Carmelo Lo Giudice è andato via in un momento simbolico per la comunità, come a voler richiamare tutti i suoi concittadini ad uno scatto di orgoglio in uno dei momenti più difficili nella storia della cittadina cratense. Bisignano perde un pezzo della sua storia recente. Mi auguro e invito la prossima amministrazione comunale a porre all’ordine del giorno del primo consiglio comunale l’intitolazione del viale Roma al suo Sindaco più longevo. Piazza Carmelo Lo Giudice ad imperitura memoria e come auspicio di un nuovo e più luminoso ciclo per Bisignano e i Bisignanesi. Addio Carmelo, ci mancherai, mi mancherai, comunista eretico e sognatore.
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Lo Giudice è omaggiato anche da Francesco Fucile e da Bisignano nel cuore
Rosario Perri (Commissario Pd): Lottava per un paese migliore
Si è spento lo storico sindaco di Bisignano Carmelo Lo Giudice.
Ci ha lasciati in una mattina di questa torrida estate 2021. Il vento caldo di questi giorni ha portato via con sé anche l’anima buona del già sindaco.
Un uomo amatissimo dal popolo che per 50 anni ha saputo guidare con passione.
Non si è mai risparmiato: dalle occupazione delle terre – punto di riferimento di molti contadini che chiedevano solo di poter lavorare e vivere con dignità – fino ai tanti anni di ininterrotta sindacatura.
Ha saputo parlare al cuore delle persone in comizi che resteranno per sempre nelle pagine di storia della politica bisignanese. I bisignanesi di lui si fidavano e lui cercava di non deludere mai i suoi concittadini che gli riconoscevano fior fiori di consensi. Amava fare il sindaco e risolvere i problemi della gente, in particolar modo di quelli che per esigenze lavorative vivevano nei posti più emarginati del paese.
Con lui sono cresciuti uomini e donne molto bravi e, sempre con lui, Bisignano è crescita tanto.
Resterà per sempre nelle pagine felici della storia di questa grande città.
Possa riposare in pace.
Alla signora Cesira, al caro Francesco e a tutta la famiglia le mie più sentite condoglianze
Altro messaggio di cordoglio arriva da Bisignano in Azione
Francesco Chiaravalle: lo spessore delle istituzioni in un uomo
Alla famiglia, alla signora Cesira a Francesco a Grazie e Piero le più sentite condoglianze.
Francesco Chiaravalle(segretario cittadino del circolo di “FI- Calabria che Vuoi”)
Angelo Rosa: Lo Giudice era la storia di Bisignano
In questo triste momento esprimo ai familiari tutti e, in particolare, alla moglie Cesira, ai figli Graziella, Piero e Francesco tutta la mia vicinanza e le più sentite condoglianze. Ciao Carmelo R.I.P.