Cos’è e come funziona una stampante termica

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Le stampanti termiche sono dispositivi che vediamo di frequente, ma spesso senza conoscerne il funzionamento. Ad esempio se si va a fare la spesa in un supermercato si può vedere accanto alla cassa la presenza fissa di una stampante termica che appunto “stampa” gli scontrini.

Le stampanti termiche sono diverse concettualmente dalle normali stampanti che utilizziamo con il computer.

Questo perché il meccanismo per imprimere loghi, immagini, etichette e scritte è differente e soprattutto lo fanno a grande velocità rispetto alle stampanti laser, ad aghi e inkjet.

Le stampanti termiche hanno un alloggiamento dedicato per le etichette o per carta a modulo continuo (quella degli scontrini) per cui una volta inserita la bobina di carta e il nastro di stampa è già pronta per l’utilizzo.

Perché tali stampanti sono dette termiche?

Si chiama stampante termica perché ha una testina composta da resistenze termiche, che si attiva e scalda le zone dove deve imprimere un’immagine.

Vi sono due tipologie di stampanti termiche:

  1. A trasferimento termico;
  2. A stampa termica diretta.
  1. Cos’è una stampante a trasferimento termico? La stampante a trasferimento termico utilizza delle sostanze chimiche (inchiostri speciali) che si fissano sulla carta con l’utilizzo di un gas surriscaldato permettendo di rilasciare il colore. Si utilizza un nastro carbongrafico chiamato Ribbon che trasferisce l’inchiostro sul materiale da stampare. Quest’ultimo può essere di carta comune, speciale, sintetica o su tessere magnetiche. La stampante a trasferimento termico si utilizza per la creazione di etichette che conterranno dati di tracciabilità come codice a barre, lotto di produzione, data di produzione, peso e volume del prodotto e taglia e colore dell’articolo. Inoltre con una stampante a trasferimento termico si possono realizzare etichette moderne, essenziali ed eleganti che possono durare nel tempo perché sono resistenti all’azione atmosferica, chimica e meccanica. Le stampanti a trasferimento termico possono stampare, nelle linee di produzione su imballaggi flessibili, operando da velocità basse fino a 400 imballaggi al minuto.
  1. La stampante a stampa termica diretta ha un funzionamento molto più semplice e utilizza carta sensibile al calore. La carta è ricoperta da una emulsione contenente colorante e lo specifico reattivo. Il funzionamento consisterà nel riscaldare la superficie della carta che si annerirà nelle parti da stampare. Per esempio le attività commerciali utilizzano il tipo a stampa termica diretta per stampare scontrini. Però, nel tempo ma non nel breve, la stampa di questo tipo di stampante tende a sbiadirsi e quindi gli scontrini non saranno più leggibili. Per questi motivi se si deve conservare lo scontrino, per esempio per la garanzia di un acquisto, conviene sempre farsi una fotocopia. Questo tipo di stampante è ideale per coloro che devono stampare semplici loghi e codici a barre standard e quando non si ha bisogno di etichette o scontrini che durino nel tempo e non è prevista la loro esposizione duratura alla luce del sole.

Vantaggi e svantaggi della stampante a trasferimento termico rispetto a quella a stampa diretta

La stampante a trasferimento termico ha la possibilità di stampare a colori. La grafica di quest’ultima è assolutamente migliore della stampante a stampa diretta, ma ha costi maggiori. Può stampare su diverse tipologie di carta come quella adesiva per creare etichette o codici a barre da applicare sui prodotti.

La stampante a stampa diretta ha un funzionamento semplice perché ha un pannello molto più facile da utilizzare, al contempo ha una velocità di stampa più elevata. Con questa stampante non è possibile stampare a colori e la qualità grafica è meno buona. Il vantaggio è che la testina riscalda la superficie della carta cosicché è possibile imprimere solo le parti interessate. Infine i costi della stampante a stampa diretta sono inferiori a quelli della stampante a trasferimento termico ed ha una velocità più elevata.

Tipi di Ribbon

Il Ribbon è un nastro sottile inchiostrato che durante la stampa trasferisce l’inchiostro sull’etichetta tramite il riscaldamento. La testina di stampa avvicina il nastro inchiostrato all’etichetta ed essendo la testina dotata di numerosi elementi elettrici miniaturizzati, una volta scaldati fanno sciogliere la porzione di inchiostro presente nel nastro facendolo aderire alla etichetta.

Le etichette a trasferimento termico necessitano sempre dell’utilizzo del Ribbon. Controllare sempre che l’inserimento del Ribbon sia effettuato nel modo giusto all’interno della stampante altrimenti si possono avere problemi.

I nastri ad inchiostro o Ribbon sono principalmente di tre tipologie:

  • Ribbon cera;
  • Ribbon cera e resina;
  • Ribbon resina.

I Ribbon a cera si utilizzano per i materiali cartacei, quelli a cera e resina per stampe anche su carta plastificata e quelli di resina per stampe su materiali sintetici e plastici.

Sono prodotti in diverse misure sia per quanto riguarda la lunghezza che l’altezza. La larghezza deve essere un po’ più grande di ciò che dobbiamo stampare altrimenti si formeranno grinze.

Prima di acquistare un nastro è opportuno verificare la compatibilità con il modello di stampante in uso e il tipo di materiale su cui stampare.

Le etichette a trasferimento termico richiedono sempre il nastro mentre quelle a stampa diretta stampano senza nastro.

Come si suddividono le stampanti a trasferimento termico per etichette

Le stampanti a trasferimento termico per etichette si suddividono in:

  • Stampanti desktop
  • Stampanti industriali

Le stampanti desktop, caratterizzate da una struttura elegante ed essenziale, si adattano per una collocazione in ufficio, per ambienti pubblici e per attività commerciali medio-piccole. Hanno velocità e qualità di stampa limitate ma sono facili da utilizzare.

Quelle industriali, caratterizzate da uno chassis in robusta lamiera stampata, si usano per produrre etichette ad uso industriale ed hanno larghi spazi interni per poter collocare rotoli e Ribbon.