PRIMA SCONFITTA CASALINGA PER IL COSENZA
Si infrange contro il Lecce l’imbattibilità stagionale dei lupi rossoblu. Il Lecce infatti è stata l’unica squadra in questo campionato che è riuscita a portare a casa l’intera posta allo stadio Gigi Marulla. Un verdetto amaro per quello che si è visto in campo con il Cosenza che ha tenuto testa ad un avversario dalle qualità tecniche nettamente superiori a quelle dei lupi. Da questa partita vengono fuori due risultati, i tre punti per il Lecce e la convinzione che il Cosenza lotterà fini alla fine per un posto nei play off. Nonostante le qualità tecniche inferiori all’avversario, il Cosenza non ha mai rinunciato ad attaccare recuperando per ben due volte lo svantaggio subito. Solo nel finale il Lecce ha avuto la meglio ma con il rimpianto dei lupi per alcuni errori in difesa.
Questi i giocatori schierati in campo da Mister Roselli:
Perina; Blondett, Tedeschi, Di Nunzio, Ciancio; Caccetta, Arrigoni, Fiordilino (Criaco 25’); Statella (La Mantia 21’), Arrighini, Cavallaro.
Per il Lecce di Mister Braglia:
Perucchini; Alcibiade, Cosenza, Abbruzzese, Legittimo; Lepore (Camisa 38’), Salvi, Papini, Surraco (Liviero 18’); Moscardelli, Doumbia (Caturano 25’).
Partono subito forte gli undici di Mister Braglia che dopo essersi avvicinati dalle parti di Perina con un tiro debole al 2’, trovano il gol al 6’ con Moscardelli che sfrutta al meglio il cross di Surraco. Il match sembra indirizzarsi a favore del Lecce, ma al 13’ Cavallaro fa sentire la sua presenza in area con un colpo di testa ma il tiro è debole. Al 17’ pericolo dalle parti di Perina che salva la sua porta grazie all’aiuto di Caccetta dopo il colpo di testa del solito Moscardelli. Al 27’ altra occasione da rete per il Lecce su punizione che viene deviata dal portiere rossoblu. Al 29’Arrigoni innesca un contropiede per Statella che Serve Ciancio, tiro e gol dopo la deviazione del difensore nella propria porta. Nel finale di primo tempo un’ occasione da rete per parte, con il Cosenza che si porta in area avversaria al 40’ sugli sviluppi di un calcio d’angolo, e al 42’ Perina manda in angolo un tiro di Lepore. Nonostante la superiorità tecnica dell’avversario il Cosenza non ha rinunciato ad attaccare e in diverse occasioni è andato vicino al vantaggio. Nella ripresa dopo 8’ di gioco punizione per il Cosenza con Caccetta che manda fuori. Dopo tre minuti di gioco il Lecce sfiora il palo con una punizione di Lepore. Al 17’ Lecce nuovamente in vantaggio grazie a Moscardelli che innesca Doumbia, cross per Surracu e rete del 2 a 1. Al 29’ i lupi riescono a pareggiare il match con Cavallaro che batte a rete dopo l’assist di La Mantia. Al 33’ viene annullato un gol al Lecce dopo una strepitosa parata del portiere Perina. Nel finale di gara il Lecce dilaga. Al 34’ autogol di Tedeschi dopo un tiro di Caturano. Tre minuti dopo arriva il gol del 4 a 2 con Moscardelli che servito da Abbruzzese (dopo l’ennesimo errore difensivo del Cosenza) batte a rete il gol del doppio vantaggio. Nel primo minuto di recupero l’orgoglio dei lupi ancora una volta fa esultare gli oltre 4000 tifosi presenti allo stadio Gigi Marulla con il gol di La Mantia che sfrutta al meglio il cross il Cross di Ciancio. Al 49’ del secondo tempo espulso Tedeschi per proteste. La partita termina con la vittoria del Lecce che raccoglie più di quanto mostrato in campo, e con il Cosenza che esce tra gli applausi dei tifosi rossoblu per l’intensità di gioco e per il carattere dimostrato nei 90’. A sei giornate dal termine la classifica dice Benevento 56 punti, Lecce 55, Foggia 50, Casertana 50, Cosenza 48 a -2 dalla zona play off. Resta il rimpianto per una partita giocata alla pari con un avversario tecnicamente superiore che solo nel finale ha avuto la meglio.
La delusione nelle parole di Mister Roselli: “prestazione stupenda peccato per il risultato” che ha poi aggiunto di aver visto in campo la migliore prestazione dei lupi da quando è alla guida tecnica del Cosenza. La prossima giornata vedrà il Cosenza impegnato in trasferta contro il Monopoli. Serviranno i 3 punti per mantenere le zone alte della classifica.
Massimo Aquino