Marcello Trotta, la punta giusta per il Cosenza? Il giocatore avrebbe dato l’assenso, ora c’è da convincere il Frosinone (che lo aveva prestato pochi mesi fa al Famalicao, in Portogallo). Tornerebbe così in Calabria uno degli “eroi” della storica salvezza in A del Crotone: come descritto nel libro “Crotone, la nostra prima volta”, Trotta può giocare da centravanti, da seconda o da terza punta, il suo essere eclettico è dovuto alla tanta esperienza maturata soprattutto in Inghilterra, dove Marcello Trotta era emigrato quasi lanciando la fuga dei giovani calciatori, oltre che dei cervelli, verso l’estero. Da Napoli verso il Manchester City, passando poi per il Fulham. Tante avventure, più o meno di livello, in Inghilterra, dove le difese sono dure e i campi più pesanti: è esploso al secondo prestito al Brentford, ma il Fulham non ha mai creduto, sino in fondo, al suo talento. È tornato in Italia per sposare la causa dell’Avellino, giocando due mezze stagioni di grande intensità. Poi l’esperienza al Sassuolo, al Crotone e al Frosinone.