Crotone, un mercato da Longobarda

Letture: 2950

*** a cura di Massimiliano Aquino ***

 Guardando all’esito del mercato di riparazione, il Crotone è sembrato a suo agio come Oronzo Canà prima di partire per il Brasile a scovare Aristoteles. Bontà sua, e bontà del Crotone se il carneade Kotnik salverà la squadra rossoblù all’ultimo respiro.

Il Crotone dopo le cessioni di Valentin Cojocaru (in prestito al Frosinone sino al termine della stagione), Nicolò Fazzi (acquistato a titolo definitivo dal Perugia), Eddy Gnahorè (di proprietà del Napoli passa in prestito al Perugia), Aniello Salzano (acquistato a titolo definitivo dal Bari), Pietro De Giorgio (in prestito al Latina sino al termine della stagione), e in ultimo, Raffaele Palladino (acquistato a titolo definitivo del Genoa), ha chiuso il mercato di riparazione con gli innesti del centrocampista Maxwell Acosty classe 91, proveniente dal Latina con contratto triennale, e dell’attaccante Andrej Kotnik classe 95, con la formula del prestito con diritto di riscatto dalla ND Gorcia. In questa finestra di mercato, diversi sono stati i calciatori seguiti dal ds Ursino per rinforzare la rosa, ma a Steccato di Cutro, si presenteranno solamente due nuovi acquisti. Una sessione di mercato che lascia l’amaro in bocca ai tifosi, che oltre ad abdicare i sogni di rivedere allo Scida l’ex Ante Budimir trattenuto a Genova, nelle ultime ore, hanno dovuto salutare uno dei leader dello spogliatoio rossoblu, vale a dire, Raffaele Palladino che ritorna al Genoa alla corte dell’ex tecnico Ivan Juric. Un problema in più per mister Nicola, che oltre a perdere un leader in campo e nello spogliatoio, perde un elemento fondamentale nello scacchiere d’attacco. Attualmente, la compagine rossoblu è al terz’ultimo posto della classifica a quota 13 punti, con 8 lunghezze da recuperare ai toscani dell’Empoli. Il match di domenica allo stadio Barbera contro il Palermo, non consente altre sbandate.