Di Natale, l’uomo dei record

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Uno dei giocatori più prolifici e più rappresentativi del nostro campionato sta per tagliare una cifra importantissima e prestigiosa, cioè le 300 reti in carriera.

Nella prestigiosa classifica dei migliori marcatori italiani, il napoletano è preceduto da Silvio Piola (390), Del Piero (345), Meazza (338), Baggio (318), Inzaghi (316) e Totti (308).

Il giocatore è ormai un simbolo dell’Udinese, visto che veste la maglia bianconera ormai da più di dieci stagioni. Naturalmente ciò lo ha portato a diventare il giocatore con più presenze in campionato nella storia dell’Udinese, il giocatore con più reti segnate in Europa (17) e soprattutto in campionato (181). A queste reti vanno aggiunte le 18 siglate con la maglia dell’Empoli e così si arriva alla fatidica cifra di 199 reti in A, che potrebbero essere ampliate già nelle prossime domeniche.

Dopo aver tagliato il traguardo delle 400 presenze in A, quindi, altri record da raggiungere si avvicinano. Analizzando le sue reti si può notare che il napoletano è un bomber prettamente casalingo, in quanto 136 reti le ha realizzate al Friuli. Segna in maniera indistinta tra primo e secondo tempo (96-103) e ha realizzato 27 doppiette e 7 triplette, in un tempo di gioco totale a 31214 minuti.

Per descrivere un giocatore come Di Natale è però troppo poco utilizzare i numeri: il modo in cui gioca e la qualità di tutte le sue reti sta a dimostrare che nei suoi piedi risiede un talento pazzesco, a tal punto che quasi ogni anno il miglior gol del campionato lo realizza lui. Nelle ultime estati si è sempre parlato di un suo possibile addio al calcio giocato, ma poi puntualmente ci ritroviamo ad elogiare le imprese calcistiche di questo “ragazzino” (per la voglia che mette in campo) ormai friulano d’adozione.

L’unico neo della sua carriera è stato quello di non essere mai riuscito ad avere un posto fisso da titolare in Nazionale, facendo sì ottime partite con Donadoni, Lippi e Prandelli ma senza mai guadagnarsi quel posto garantito come avvenuto in passato a tanti grandi attaccanti azzurri. Resta comunque il fatto che la sua resta una carriera da 10, con più soddisfazioni che rimpianti. Adesso in questa fase finale dovrà raggiungere quei record che gli permetteranno di scrivere una nuova pagina alla sua mirabolante storia. In bocca al lupo Totò.