“Dieta Mediterranea: origini e benefici di uno stile di vita sano ed equilibrato”
Le vicende più antiche ci mostrano e fanno apprezzare la continua e intensa azione svolta dal mar Mediterraneo nel tenere uniti i popoli delle sue sponde, scambiando idee, servizi, cultura e in particolare produzioni e consumi alimentari; perciò è facile intuire che le radici della cultura alimentare italiana ed europea siano mediterranee. L’uomo inizialmente privo di cultura, si lasciava guidare dall’istinto, viveva nelle foreste ed era vegetariano, si nutriva di ciò che la natura gli offriva; l’uomo primitivo era essenzialmente un uomo nomade che muovendosi verso nord est, si spostò dall’Africa al Medio Oriente, dove il clima era più favorevole e qui raggiunse la sedentarietà. L’uomo chiamò questo luogo Mezzaluna Fertile (Palestina, Siria del Nord, Mesopotamia ed Egitto), indicandolo come luogo dove sarebbero iniziati l’allevamento degli animali e la coltivazione di cereali e legumi, con conseguente controllo continuo del territorio, per distribuire le acque di irrigazione e difendere il prodotto dagli animali. Circa duemila anni più tardi gli effetti di questa evoluzione arrivarono in Europa, accolti prima che altrove nelle aree costiere del bacino del Mediterraneo (Calabria, Campania, Puglia, Basilicata, Sicilia), per la vicinanza con il Medio Oriente. Il trasferimento dell’esperienza medio orientale avvenne attraverso scambio di sedimenti vegetali e animali, caricati sulle prime zattere, attraverso il mar Ionio e il canale di Sicilia. Sono state cosi attivate coltivazioni (cereali e legumi) e allevamenti di bestiame (capre, pecore, suini, ovini e bovini), rivoluzionando il comportamento dell’uomo occidentale. Nasce cosi la prima vera e propria dieta, chiamata Dieta Mediterranea appunto, con l’equivalente consumo di prodotti di origine vegetale, principalmente legumi e cereali, con olio vergine di oliva come condimento e il vino come bevanda. Questa dieta si sposta poi verso nord, verso nuovi territori arricchendosi di nuovi componenti, grazie a colonie celtiche e greche; diventa nel tempo espressione di una cultura, ma anche lo strumento per lo sviluppo economico. La Dieta Mediterranea rappresenta un insieme di competenze, conoscenze, pratiche e tradizioni che vanno dal paesaggio alla tavola, includendo le colture, la raccolta, la pesca, la conservazione, la trasformazione, la preparazione e, in particolare, il consumo di cibo. Tuttavia, la Dieta Mediterranea è molto più che un semplice alimento; essa promuove l’interazione sociale, poiché il pasto in comune è alla base dei costumi sociali e delle festività condivise da una data comunità, e ha dato luogo a un notevole corpus di conoscenze, canzoni, massime, racconti e leggende. La Dieta si fonda nel rispetto per il territorio e la biodiversità, e garantisce la conservazione e lo sviluppo delle attività tradizionali e dei mestieri collegati alla pesca e all’agricoltura nelle comunità del Mediterraneo. L’UNESCO, che raccoglie gli elementi del patrimonio culturale immateriale considerati rappresentativi dell’umanità, ha iscritto la Dieta Mediterranea nella prestigiosa lista. Tale importante riconoscimento consente di accreditare quel meraviglioso ed equilibrato esempio di contaminazione naturale e culturale che è lo stile di vita mediterraneo come eccellenza mondiale. Diversi studi di ricerca si concentrano sui benefici del regime alimentare mediterraneo; la Dieta Mediterranea è stata da sempre associata ad una minore mortalità per malattie cardiovascolari, cancro e malattie degenerative e ad un miglioramento dello stato di salute.
Gli alimenti fondamentali che, uniti all’attività fisica e alla convivialità, hanno fatto della dieta mediterranea uno speciale stile di vita , sono:
Cereali: costituiscono senza dubbio il gruppo di vegetali più importante per il ruolo energetico che rivestono nell’alimentazione. Insieme ai loro derivati (farina, pasta, pane e prodotti da forno) apportano notevoli quantità di carboidrati complessi, una buona dose di vitamine del complesso B, di proteine che, anche se di scarso valore biologico, possono, unitamente ai legumi, dare una miscela proteica di notevole qualità e di fibra alimentare, che contribuisce positivamente alla funzionalità intestinale, al controllo della glicemia e della colesterolemia, riduce inoltre l’introito calorico, facilitando il raggiungimento del senso di sazietà.
Legumi: svolgono una funzione plastico-energetica. Hanno un elevato contenuto di proteine, di carboidrati (amido), di vitamine del gruppo B (tiamina, niacina e riboflavina) e di sali minerali (ferro, potassio e calcio). Apportano una buona dose di fibra alimentare e contengono fitoestrogeni, molecole che modulano l’azione degli ormoni sessuali e tiroidei riducendo l’incidenza di alcuni tipi di tumore.
Verdura e Frutta: hanno una funzione protettiva-regolatrice. Essi sono generalmente poveri di calorie ma molto ricchi di fibra, vitamine (A e C), di sali minerali e di acqua. Le verdure, in particolare, contengono calcio, ferro e acido folico, nella frutta sono presenti variabili quantità di zuccheri semplici (glucosio e fruttosio). Inoltre, i prodotti ortofrutticoli contengono molecole bioattive, prevalentemente di tipo antiossidante (carotenoidi, antocianine, clorofille, vitamina C, tocoferoli, isotiocianati, saponine) che, contrastando l’azione dei radicali liberi, prevengono l’aterosclerosi, l’invecchiamento cellulare, la demenza e vari tipi di tumori.
Olio Extra Vergine d’Oliva: rappresenta nella tradizione mediterranea un prezioso alimento, con notevoli valori nutrizionali dovuti alla sua composizione chimica e alle sue caratteristiche organolettiche. Negli ultimi anni tutte le ricerche scientifiche del settore, nazionali ed internazionali, sono state unanimi nel ritenere che l’olio extravergine d’oliva sia un alimento nutraceutico. Il punto di forza che rende l’olio di oliva importante per la nostra salute è la presenza di elevate quantità di acidi grassi monoinsaturi, come l’acido oleico, di importantissimi acidi grassi polinsaturi, come l’acido linoleico e l’acido linolenico (acidi grassi essenziali), di polifenoli (molecole antiossidanti), di carotenoidi e vitamina E. Grazie alla presenza di tutti questi composti l’olio extravergine di oliva è un vero e proprio nutraceutico in grado di agevolare le funzioni digestive e prevenire aterosclerosi, Alzheimer, formazione dei radicali liberi, invecchiamento cellulare e alcuni tipi di tumori (mammario, colon rettale, prostatico).
Vino: è la bevanda storica del bacino del Mediterraneo, infatti veniva prescritto già da Ippocrate nel IV secolo A. C. per la cura delle ferite, come bevanda nutriente, antipiretica, purgante e diuretica. Il vino rosso riduce l’ossidazione delle lipoproteine, fondamentale per lo sviluppo dell’aterosclerosi, grazie alla presenza di sostanze antiossidanti, i polifenoli e in particolare del Resveratrolo. Va ricordato comunque che l’assunzione eccessiva di vino, e quindi di alcool, deve essere moderata in quanto comporta un incremento dei livelli di trigliceridi sierici aumentando potenzialmente il rischio vascolare.
Il modello alimentare mediterraneo inoltre prevede anche il consumo di contenute quantità di carni bianche, uova, latticini e di pesce azzurro, ricco di acidi grassi omega-3, coenzima Q10 e selenio, capace di ridurre l’incidenza di demenza, cancro e aterosclerosi. Importante è anche il consumo di frutta secca ricca di acidi grassi polinsaturi e vitamine E ed A che svolgono un effetto protettivo nei confronti di aterosclerosi, tumori e diabete di tipo 2.
La dieta mediterranea intesa come “futuro alimentare” è la grande opportunità che da sola è capace di reinventare l’economia del settore agroalimentare, del turismo, dell’artigianato e di un commercio florido, quello della Green Economy, l’economia verde che trae benefici dal rispetto e dal miglior utilizzo dell’ambiente. Il consumatore oggi sta iniziando a rendersi conto e a ricercare un mercato nuovo, diverso, di qualità, che non si allontani dalla produzione agricola, creando una certa territorialità e imparando a difendere e a sponsorizzare i cibi sani e sicuri per l’uomo. Le nuove e vecchie malattie dell’uomo legate all’alimentazione (bulimie, anoressia, obesità) e il pericolo OGM fanno rinsavire l’uomo, che distruggendo l’ambiente che lo circonda, rischia di distruggere se stesso. Si parla di una grande svolta, il ritorno al cibo sano, equilibrato, sostenibile, il rapporto di prossimità con la terra, portando avanti i punti cardini e i benefici della Dieta Mediterranea, portata alla luce dallo studioso Ancel Keys e oggi sempre più apprezzata. La Dieta Mediterranea, dunque, arricchita di diversi componenti durante l’evoluzione, rimane tuttora il fiore all’occhiello del Belpaese, dal quale ripartire per migliorare e portare all’eccellenza la storia alimentare, non solo del Meridione, ma di tutta l’Italia.
Denise Camera