Il Direttivo dell’Associazione “Musica contro le mafie” ha nominato come Presidente onorario Don Luigi Ciotti, fondatore della rete LIBERA. Designati anche 11 soci onorari, tra cui Giovanni Impastato, Dario Brunori, Cristiano Godano.
Dal 18 settembre 2018 Don Luigi Ciotti – fondatore di “LIBERA – Associazioni, nomi e numeri contro le mafie” – è il Presidente onorario dell’Associazione Musica contro le mafie. Sin dall’inizio assunto come guida e punto di riferimento, Don Luigi Ciotti ha accettato la nomina ricevuta, al fine di sostenere da vicino e in maniera ancora più forte l’azione e la mission di Musica contro le mafie, associazione che da anni fa parte della rete di LIBERA.
Inoltre, il Direttivo ha designato anche 11 nuovi soci onorari: artisti, giornalisti, attivisti per il sociale, testimoni di giustizia, i quali con le loro attività e il loro appoggio hanno contribuito sin dal primo momento alla crescita e al raggiungimento degli obiettivi dell’associazione Musica contro le mafie. I nuovi soci onorari nominati sono: il cantautore Dario Brunori, tutti i membri dei Modena City Ramblers, il rapper Tommaso Zanello “Piotta”, il frontman dei Marlene Kuntz Cristiano Godano, il rapper Kiave, l’inventore della eco-music Maurizio Capone dei Bungt Bangt; il giornalista de Le Iene Gaetano Pecoraro; Giovanni Impastato, il fratello di Peppino;Rocco Mangiardi, Testimone di Giustizia; Francesca Rispoli dell’Ufficio Presidenza di LIBERA (una delle persone che più ha spinto e creduto in questo progetto, sin da quando è nata Musica contro le mafie); il Docente Universitario, giornalista e scrittore,Marcello Ravveduto.
“La decisione di Don Luigi Ciotti di accettare la nostra nomina a presidente onorario –dichiara Gennaro de Rosa, presidente e fondatore dell’associazione, oltre che direttore artistico della “5 Giorni di Musica contro le mafie” – ci rende felici e allo stesso tempo ci carica ancor più di responsabilità. Abbiamo deciso all’unanimità di confermare il nostro impegno conferendo queste cariche a testimoni importanti di diffusione di buone prassi, ognuno nel proprio campo d’azione. Questo sarà per noi un ulteriore cambio di passo oltre l’emozione e la soddisfazione del momento”.