“I sindaci siano persone al servizio della gente e non uomini attaccati alle poltrone, sappiano incontrarsi con gli altri amministratori per aiutare il territorio in un clima di confronto con il coraggio di dire di no quando è necessario anche quando questo rischia di essere impopolare”.
E’ stato questo l’augurio di don Claudio Splendido ai sindaci di Petilia Policastro, Roccabernarda e Cotronei radunati con ampie delegazioni delle proprie cittadine nel santuario del Sant’Umile da Bisignano per l’ormai tradizionale offerta dell’olio alla lampada votiva.
Prima di raggiungere Bisignano i fedeli avevano visitato un altro luogo importante del Francescanesimo calabrese: la basilica di Acri retta dai padri Cappuccini dedicato al santo predicatore beato Angelo.
Era il 2002 quando papa Giovanni Paolo II dichiarava Santo il Fraticello francescano bisignanese e da allora si è pensato di inserire nel solenne novenario dei suoi festeggiamenti l’accensione di una lampada votiva da parte delle Amministrazioni comunali calabresi volta per volta invitate dalla locale Comunità dei Frati Minori.
La solenne Liturgia eucaristica è stata impreziosita alla corale del santuario guidata da fra’ Giuseppe Murdaca che con le proprie note è riuscita a donare un particolare fascino alla Celebrazione eucaristica.
“Occasioni come queste – ha aggiunto il parroco di Roccabernarda nel corso della propria omelia – sono davvero molto belle perché consentono a cittadine confinanti di incontrarsi e rinnovarsi dentro ricordandoci che è dalla croce che Cristo ci ha dato il proprio Spirito per salvarci”.
Sono stati davvero numerosi i fedeli delle cittadine del Marchesato crotonese che hanno raggiunto per l’intensa giornata di fede il Santuario di Bisignano, a guidarli oltre alle fraternità del Terz’Ordine Francescano con i loro labori i sindaci delle tre cittadine: Dionigi Fera di Petilia Policastro, Vincenzo Pugliese di Roccabernarda e Mario Scavelli di Cotronei affiancato dalla sindaco dei bambini cotronellari Rosanna Secreti; affiancati da nutrite rappresentanze delle tre amministrazioni locali del Crotonese.
Ad accogliere i fedeli, oltre al superiore della locale comunità minorica frate Eugenio Clemente il sindaco Umile Bisingano che rivolgendo il proprio saluto alle cittadine ospiti ha sottolineato anch’egli l’importanza del momento di aggregazione fra cittadine geograficamente lontane nel nome di sant’Umile da Bisignano e nello spirito di san Francesco d’Assisi.
Spiegando l’iniziativa, fr. Clemenza ha ricordato come “i santuari non sono solo luoghi di preghiera, ma scuole di vita e di cultura. In quest’ottica è bello vedere insieme ai fedeli i loro amministratori perché i Santi essendo dei maestri di vita hanno qualcosa da dire anche a chi amministra il bene pubblico”.