Donne contro la violenza: l’impegno concreto di Sabrina Serra

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La violenza sulle donne è un tema purtroppo attuale. Il 25 novembre è la data della giornata contro la violenza sulle donne, tematica spesso al centro del dibattito e della cronaca.

Non solo scarpe rosse, ma anche impegno come quello di Sabrina Serra, giovane e brillante autrice impegnata in un tema che va affrontato con i giusti argomenti.

“La violenza sessuale. Lotta agli stereotipi sulla vittima e scenario attuale” è il libro di Sabrina Serra che servirà da riflessione per tutti nella città di Acri e non solo. Un libro concreto e di impegno, basti pensare che il 50% del ricavato per i diritti d’autore, sarà devoluto alla rete nazionale Di.Re (donne in rete contro la violenza).

Dei giovani che si impegnano val sempre la pena spendere due parole in più. Come nel caso dell’acrese Sabrina Serra, che ha conseguito a pieni voti la Laurea Magistrale in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Firenze nel 2019, e ha in seguito svolto la pratica forense in materia civile e penale. Nell’anno accademico 2019/2020 ha conseguito un Master di II Livello in Criminologia clinica e scienze forensi, con lode, presso l’Università Lumsa. Ha svolto il corso di formazione per operatrici di accoglienza tenuto dal Centro contro la violenza alle donne Roberta Lanzino di Cosenza, col quale collabora attualmente. È prossima all’abilitazione all’esercizio della professione di avvocato, e prosegue la formazione in materia di violenza di genere e diritto penale minorile.

Tra le tante presentazioni previste dall’autrice (in varie zone calabresi e Fireze), ecco le prossime che si terranno a San Fili e ad Acri di cui alleghiamo locandine


Come da presentazione del volume edito da Aracne: “Il centro propulsore e ispiratore dell’opera è costituito da una recente vicenda giudiziaria, culminata in una richiesta di archiviazione, fondata su elementi ricostruiti sulla base del comportamento tenuto da una ragazza vittima di violenza sessuale da parte di un proprio collega. La trattazione prende, dunque, le mosse dall’intento di stimolare riflessioni in merito al se, e in che termini, gli stereotipi relativi alla vittima di stupro possano considerarsi, ad oggi, effettivamente abbattuti nella coscienza collettiva e nelle aule giudiziarie.”

L’autrice ha il merito di svolgere una particolare indagine con l’ausilio di fonti di carattere storico, psicologico e giuridico. Con particolare attenzione nei confronti dei profili del consenso della vittima, e dello stereotipo improntato all’equiparazione tra mancata reazione della medesima nel corso della violenza sessuale e prestazione di un consenso agli atti sessuali compiuti o subiti.