Dopo 5 vittorie la Juve pareggi

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Dopo cinque vittorie consecutive (tra Campionato e Coppa Italia), il cui cerchio si è aperto a Naples lo scorso 11 gennaio e chiuso a Parma mercoledì 28, arriva il secondo pareggio del 2015 per la JUVENTUS. È il primo in trasferta del nuovo anno ed il terzo stagionale (considerando anche quelli col Sassuolo e la Fiorentina), oltre che il quinto stagionale valutando anche i due casalinghi, ma è un pareggio “indolore” quello di Udine, soprattutto perché non varia gli equilibri di classifica. Eravamo a +7, siamo rimasti con il vantaggio immutato dopo la quarta “X” consecutiva della nostra più diretta antagonista. Certo, vincere sarebbe significato andare a +9, ma ditemi chi di voi, dopo 21 giornate, avrebbe previsto ad agosto e con tutto l’ambaradan successo di avere 50 punti… forse nessuno!

NON SEMPRE SI PUÒ VINCERE: insomma, se “bisogna saper perdere”, come suggeriva una celeberrima canzone degli anni ’60, c’è il rovescio della medaglia che dice “non sempre si può vincere” e per questa mancata vittoria di Udine ci permettiamo di affermare che le attenuanti ci sono. Intanto, parte del merito va ascritta alla formazione friulana che – a detta del suo allenatore – ha giocato la migliore gara dell’anno.  E c’erano dubbi??? È ormai una costante per le squadre che affrontano la JUVENTUS scendono  in campo per dare il massimo e quindi… Se a questo aggiungiamo una squadra un po’ stanca e sotto tono, il pareggio è un risultato che “ci può stare” parafrasando un noto “panzone” del calcio che lo dice, però, solo quando gli conviene…

ATTENUANTI NON GENERICHE: stavolta le “attenuanti” sono sinonimo d’assenze in fatto di uomini, oltre che fisiche e mentali. Insomma, la qualità che possono dare il “principino” Marchisio ed il “guerriero” Vidal in mezzo al campo non s’inventano dalla sera alla mattina… Il primo era stato squalificato ed il secondo (che fa male ad arrabbiarsi con Allegri…) deve solo imprecare alla sfortuna perché non vuole dargli tregua in merito alla perfetta guarigione dopo l’infortunio patito prima del Mondiale. Pensiamo che Vidal non avrebbe dovuto giocare in Brasile, ma un Mondiale c’è ogni quattro anni e forse il Cile non se n’è privato per questo… Insomma, mancando Marchisio e Vidal lì in mezzo ci siamo accorti che Pirlo e Pogba, con Pereyra che non sa fare l’interno, erano a corto d’idee…

SISTEMA DI GIOCO: l’assenza di due dei quattro moschettieri del centrocampo ha fatto recedere mister Max Allegri dal suo credo del 4-3-1-2 nel più obsoleto 3-5-2 che, a nostro parere, non ha avuto però gli interpreti giusti… Infatti, Pereyra, tranne il tiro che ha scheggiato il vertice della traversa, non è proprio in grado di fare l’interno e forse sarebbe stato meglio far giocare Padoin; ed Evra, che nel primo tempo ha giocato quasi da ala avanzata a sinistra non ha quasi mai inciso. Anche Llorente, per la verità – migliore della prestazione di Parma ma un po’ appesantito rispetto al recente passato – non è stato il solito giocatore che ha fatto salire la squadra a dovere, motivo per cui – escluso il puntiglioso Cáceres e gli inossidabili Bonucci e Chiellini che sanno interpretare il sistema 3-5-2 – sugli esterni anche Liechsteiner ha stentato ed in avanti neppure Tevez, neanche sul servizio al bacio di Pogba, ha saputo essere decisivo contro un undici friulano schierato quasi sempre dietro la linea della palla e pronto ad approfittare di nostre trame troppo leziose e farraginose, soprattutto rispetto al 4-3-1-2 o 4-1-3-2 che sembra sempre più tagliato a misura per la migliore JUVENTUS…

SI RESTA A +7: l’unica consolazione è, dunque, quella di essere rimasta a +7 sugli avversari più prossimi (sebbene il calendario proponesse un turno non proprio favorevole) ed anche – guardando al prossimo futuro – di giocare, stavolta, prima di loro per il prossimo turno cercando di mettere pressione agli stessi… Infatti, per le prossime tre gare consecutive si tornerà a giocare in notturna, a cominciare da quel Juventus – Milan di sabato 7 febbraio, ore 20.45, per l’anticipo della 3. di ritorno. Sarà un altro bivio importante prima di incamminarci verso la Champions che sicuramente dovremmo affrontare con i migliori intendimenti scrollandoci di dosso la sufficienza di Udine. Rientrerà Marchisio e forse anche Vidal; non ci sarà Liechsteiner per squalifica ma si potrà fare affidamento su Caceres sull’out destro, magari inserendo il soldatino Padoin a sinistra con i quattro moschettieri in mezzo e forse Morata al fianco di Tevez. Poi, domenica 15 febbraio, a Cesena, sempre alle 20,45 e venerdì 20 febbraio di nuovo a Torino, ore 20,45, con l’Atalanta, le altre due gare che faranno da preludio agli ottavi di Champions League di martedì 24 febbraio, ore 20,45, allo Stadium col Borussia Dortmund… Saranno queste le gare, Champions compresa, che ci attendono ancora per febbraio.

SEMIFINALI COPPA ITALIA: l’andata della semifinale di Coppa Italia, alla quale ci siamo qualificati dopo il prezioso 1-0 (Morata-gol) di Parma, è prevista per mercoledì 4 marzo, cioè 48 ore dopo la sfida-scudetto all’Olimpico di Roma. Ora, a prescindere da quale sarà l’avversaria, sicuramente la gara dovrà essere spostata perché non si potrà giocare, magari contro la stessa squadra, appena due giorni dopo.

MERCATO RIABILITATIVO: con la partenza anticipata di Giovinco, che ormai forse era svuotato dal punto di vista mentale… a poche ore dalla fine del mercato invernale, alla Juventus si sono registrati già due rientri ufficiali. Il primo, quasi obbligato perché tanto a Parma non gli pagavano l’ingaggio (a carico della Juve), di Paolino De Ceglie che potrebbe essere “utile” alla causa vista la lungodegenza di Asamoah e poi quello, un po’ a sorpresa ma non troppo, di Alessandro Matri, che se recupererà fisicamente potrebbe essere un buon partner per tutti gli altri componenti dell’attacco, Coman compreso. A rinforzare la linea mediana, che ieri ne ha risentito, è arrivato poi anche Stefano Sturaro giovanotto di belle speranze che potrebbe ambientarsi in vista del prossimo anno. Un giocatore per reparto che non ha fatto spendere molti denari e che consente alla JUVENTUS intanto di avere una rosa più ampia. Se di altre “occasioni” non se ne sono presentate, allora collimiamo con la tesi di Marotta e Allegri: alla Juve non si comprano giocatori tanto per farlo…

PENSIERINO FINALE: lo dedichiamo a quanti in modo “spregevole” hanno affermato che «gli avversari contro la Juve entrano in campo “vasellinati” e cioè già proni a farsi battere, mentre con altre squadre comprimarie giocano tutti alla morte». Abbiamo la netta impressione che questi signori vedano un altro campionato. Scusate ma se la squadra da battere è la Juventus contro chi bisogna battersi fino allo sfinimento per ottenere il massimo? Non certo contro le comprimarie, perché se le squadre sono poco avvezze all’aria d’alta quota non creano grosse difficoltà anche alle provinciali che vogliono guadagnare punti importanti su campi importanti. Semmai, ha ragione l’ex nostro difensore Thuram che ha detto: «La Juventus è “poco allenata” nel campionato italiano per questo poi fatica in Europa». Ciò vuol dire che in Italia non c’è quasi nessuno che davvero ci fa sfiancare e, quindi, non crediamo alla favoletta dei “vasellinati”, che forse sono a favore di altrui squadre…

In buona sostanza, chi ha occhi per vedere guardi bene e chi ha orecchie per intendere intenda, perché noi non siamo la “banda del buco” che senza tal Guido Rossi non sappiamo vincere…

«FINO ALLA FINE FORZA JUVENTUS!!!»

Alessandro Amodio