E’ caduta la giunta comunale

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Una pazza mattinata decreta la fine al secondo mandato di sindaco per Umile Bisignano. La Giunta, infatti, è decaduta ieri mattina, con le dimissioni di Michele Astuni. Quest’ultimo rimarrà quasi nella storia: appena diventato assessore all’Urbanistica, dopo qualche settimana non ha più sopportato il clima di tensione all’interno della maggioranza, preferendo il passaggio all’opposizione. La minoranza, dunque, esulta con i dieci consiglieri che, unitamente a Michele Astuni, hanno presentato la formale mozione di sfiducia nei confronti del sindaco e della Giunta municipale, con le contestuali dimissioni. L’opposizione, passando in vantaggio numerico nel computo globale (11 a 10), ha così formulato la richiesta, con il segretario comunale che l’ha inoltrata subito al Prefetto.

A meno di due mesi dalle elezioni amministrative, la Giunta Bisignano non ha retto il peso, e nell’ultimo mese, oltre ad Astuni, avevano già abbandonato la maggioranza Arturo Vilardi e Luca Antonio De Bonis. Ieri, prima delle dimissioni di Astuni, i politici avevano appuntamento per il consiglio comunale, richiamato proprio dall’opposizione per discutere sulla crisi politica della città. Come anticipato nell’edizione di ieri, la maggioranza non si è presentata in aula, rimanendo intanata nell’ufficio del primo cittadino che, quasi a tono di sfida, si è seduto in mezzo al poco pubblico presente all’assise. Addirittura è toccato ad Antonello Gallo, per via anche dell’assenza del presidente del consiglio, Sara Castrovillari, chiamare l’appello dei presenti. Come costatato anche dal segretario comunale, mancando il numero legale (erano presenti nove consiglieri su ventuno) il consiglio comunale è rimandato alla seconda convocazione, fissata al 20 Marzo, ma i politici hanno addosso una strana inquietudine.

La maggioranza si barrica quasi nell’ufficio del sindaco, mentre gli elementi dell’opposizione sono irrequieti, rimanendo nella sala del consiglio, deserta e quasi emblematica. Cairo e Rago dichiarano che la Giunta comunale ha ormai terminato i suoi giorni, e i consiglieri d’opposizione hanno pronta la mozione di sfiducia, firmata da: Francesco Fucile, Elio Rago, Arturo Vilardi, Antonello Gallo, Sandro Vilardi, Franco Russo, Giampiero Esposito, Francesco Attico, Luca Antonio De Bonis, Roberto Cairo e in ultimo Michele Astuni. In questa mozione gli undici consiglieri hanno elencato la serie dei problemi della cittadina cratense, toccando anche temi importanti come la chiusura del Santuario di Sant’Umile, la mancata realizzazione del Psc e tanto altro ancora. I consiglieri hanno definito anche il primo cittadino come «incapace di un colloquio vero con molti dei suoi collaboratori, i consiglieri comunali di minoranza e la cittadinanza». Al municipio di Collina Castello s’insedierà a breve il Commissario prefettizio, mentre i politici vivranno questi giorni con insolito fermento, preparandosi a una campagna elettorale che si preannuncerà molto cruenta e ricca di colpi di scena.

Massimo Maneggio
su: Calabriaora