Ecodistretto, discussione che continua con vari fronti

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Nuovo incontro sul tema dell’ecodistretto, in sala consiliare si sono incontrati l’amministrazione comunale, gli agricoltori e le sigle sindacali. Un dibattito a più voci, ognuna a portare anche un pezzo di qualità alla discussione generale.

L’amministrazione ha ribadito come il progetto dell’ecodistretto sia in piena sintonia col programma elettorale, definendo questa opportunità come un’evidente tutela dei cittadini sia da un punto di vista della salute pubblica che da un punto di vista economico, oltre che per quanto attiene alla tutela dell’ambiente e del territorio, con particolare riferimento al comparto agricolo.

Le tesi dell’amministrazione sono così lanciate verso il miglioramento dell’efficienza nell’uso delle risorse, garantendo il fatto che i rifiuti debbano essere considerati una risorsa (in questo caso carta, vetro e plastica) si può contribuire ad agevolare la transizione ecologica verso una gestione più sostenibile dei materiali e propendere ad un modello di economia circolare.

Il sindaco Fucile ha sottolineato come: “Noi non giriamo casa per casa come fanno certi oppositori a raccontare fake news, l’ecodistretto intanto non può essere realizzato dove ci sono nuclei abitativi. Abbiamo chiesto l’opinione di esperti di primo livello, sarà un impianto tecnologico e all’avanguardia, le nostre istanze sono state già recepite da Gualtieri. Vi dirò di più: Bisignano ospiterà una facoltà di agraria e giurisprudenza, nel primo caso ci sarà una grande partnership con le aziende del territorio”.

Il tema delle fake news

Non è un caso come parliamo di ciò, in alcuni casi. Intanto, è una fake news la rinuncia dell’amministrazione al progetto, almeno ieri sera non è stata data un’ufficialità. Il sindaco ha ribadito come il territorio debba essere partecipe della scelta e che, solo nel registrare un corposo diniego, farà marcia indietro. Al momento, però, si va avanti.

Fake news numero due: gli agricoltori hanno lamentato il danno d’immagine sui giornali, a un certo punto l’ecodistretto era diventata una questione di comunicazione e marketing. Nessuno ha mai scritto che i prodotti bisignanesi erano inquinati (in caso contrario, fornire prove), la psicologia umana poi è un altro discorso.

Se si parla di marketing e di rilancio dell’agricoltura sul piano della comunicazione, Bisignanoinrete può darvi una mano: questo sito non serve solo a fare copia e incolla dei comunicati, alcuni molto discutibili, quanto a dare una mano lì dove possibile a un territorio dove tutti credono di saper fare tutto. A livello di comunicazione però lasciate spazio a chi magari ha studiato e lavora in questo settore e non a “zompapiriti” improvvisati…

Riprendiamo il discorso

Nel corso della serata i rappresentanti delle sigle sindacali hanno espresso il loro ringraziamento per la collaborazione e l’ok al progetto ecodistretto. Hanno rimarcato un aspetto chiave, ovvero che si debbano perseguire gli obiettivi di una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva di un territorio, oltre che creare importanti opportunità per le economie locali contribuendo al tempo stesso ad accrescere le sinergie tra l’economia circolare e le politiche in materia di energia, clima, agricoltura, industria e ricerca, nonché apportando benefici all’ambiente, in termini di riduzione della presenza di rifiuti che, purtroppo, ancora oggi vediamo lungo le strade.

I rappresentanti hanno spiegato ciò, mentre c’è quella parte degli agricoltori che hanno ribadito come l’ecodistretto insiste su un territorio vocato all’agroalimentare, dove operano centinaia di aziende che occupano migliaia di addetti. Memori di quanto accaduto in passato, sono preoccupati dal danno di immagine, economico e di qualità del territorio. La capacità prevista di 50 mila tonnellate/anno, risultebbe per loro elevata e fortemente impattante, in netto contrasto con il principio di autosufficienza e prossimità.

Tra gli interventi, segnaliamo anche quelli di un imprenditore che sta investendo sulla zona di Macchia Tavola, a proporre una netta riduzione di questo ecodistretto andando a trovare una valida alternativa per i rifiuti, ma non in maniera invasiva. Presenteremo in un altro articolo quanto proposto ieri sera nonché il progetto che lancerà Bisignano in un settore ancora poco sfruttato da queste parti.

Conclusioni finali

Ben consapevoli come il tema sta diventando sempre più spinoso, lasciamo alcuni spunti. Intanto continuate a votare il nostro sondaggio

Sondaggio: Eco-distretto nel territorio di Bisignano. SI o NO?

Poi, un’ulteriore richiesta (che sappiamo sarà inevasa): che si esprimano i giovani – dimostrando di non essere solo gente da cocktail – e si esprimano quei politici del consiglio (e non) che ancora non hanno proferito parola sull’argomento.