Consiglio comunale aperto al pubblico sull’ecodistretto a Bisignano. Sessione diversa dal solito nella sala di Collina Castello, con vari interventi oltre a quelli di maggioranza e opposizione.
Riepiloghiamo prima le due principali contrapposizioni su questo tema.
Ecodistretto, la posizione della maggioranza
La maggioranza considera l’ecodistretto come un’opportunità sia sul piano ambientale nonché su quello cittadino, in quanto a posti di lavoro, riduzione delle tasse nonché miglioramento generico delle condizioni dei bisignanesi. Incassato l’ok cittadino di Calabria che Vuoi-FI, PD e alcune associazioni di categoria, e seppur senza atti deliberativi sulla realizzazione, l’argomento è stato dibattuto con un tantino di ritardo.
L’amministrazione ha sondato la tipologia dell’impianto prima di valutarne la realizzazione. Come ribadito dalla maggioranza: “Ogni decisione sarà assunta nell’interesse dell’intera popolazione e nel rispetto dell’ambiente”.
Il rifiuto della minoranza e delle associazioni sull’ecodistretto
Di ben altro avviso il gruppo consiliare “Riparti Bisignano”, nonchè delle associazioni Lipu Calabria, Wwf Calabria, Associazione Ambientalista Valle del Crati Bisignano, Wwf OA Calabria Citra ODV –ETS e il neonato “Comitato a difesa del territorio”.
Hanno rimarcato come “Un impianto concepito secondo i criteri indicati, andrebbe ad ostacolare l’incremento della raccolta differenziata (ferma in provincia di Cosenza al 60,1%), deresponsabilizzando i comuni meno virtuosi (che rappresentano la maggioranza), e sfavorendo la riduzione dei rifiuti, in netto contrasto con le normative europee sull’economia circolare”. L’obiettivo è di opporsi all’insediamento di qualsiasi impianto di gestione dei rifiuti provinciale o regionale, farlo però con una presa di posizione netta e non per hobby o simpatie/antipatie personali.
I vantaggi dell’ecodistretto a Bisignano per la maggioranza
La posizione della maggioranza, nei vari interventi, ha ribadito la funzione di questo ecodistretto a Bisignano. Si tratta di un impianto che accoglie i rifiuti urbani e non quelli industriali non un impianto inquinante o potenzialmente inquinante. L’impianto non compierebbe alcuna lavorazione di rifiuti e questo lo differenzia – secondo la maggioranza – dalla famosa piattaforma di quasi dieci anni fa, dove si parlava della lavorazione di qualsiasi tipologia di rifiuto e per una portata di 180mila tonnellate.
L’eco-distretto “mira a garantire un ambiente ecosostenibile, atteso che tratterà solo rifiuto secco, ovvero carta, vetro, plastica e secco residuo, per una portata di 50mila tonnellate, quindi una proposta ben diversa rispetto al passato. L’impianto in questione, proprio al fine di tutelare l’ambiente e la salute pubblica, sarà controllato da parte della Regione Calabria attraverso l’Arrical”.
Il sindaco, gli assessori e i consiglieri hanno confermato come sarà previsto un ulteriore controllo attraverso un’apposita commissione costituita dagli amministratori comunali (di maggioranza e di minoranza), associazioni di categoria, cittadini ed agricoltori. L’impianto sarà da monito affinché si possa incrementare la percentuale della raccolta differenziata e, conseguentemente, ridurre l’indifferenziato. Un altro obiettivo dell’ecodistretto è quello della riduzione della tassazione sui rifiuti, della TARI. Si potrebbe arrivare ad una diminuzione della tassazione pari al 60%.
Il sindaco Francesco Fucile ha aggiunto: “Se il popolo non lo vorrà, non lo faremo ma non accetto il processo alle intenzioni, con strumentalizzazioni politiche”.
Minoranza, il no è secco
Veronique Capalbo, come gia anticipato nel video pre consiglio, ha spiegato le motivazioni di questa richiesta per i lavori del c.c. “Le notizie si sono concretizzate con un passaparola, nella zona di Macchia Tavola non vogliamo l’ecodistretto o… piattaforma come viene comunque ribadito”.
Dopo aver spiegato quanto prevede il piano regionale, ha escluso come “Bisignano non sia individuato come luogo dell’ecodistretto, “migrato” anche dai rifiuti di Castrovillari, Morano, Villapiana, Rende e Acri, come ha ribadito la capogruppo”.
“Rimarrà per sempre nel nostro territorio, cosa grave per questo paese. Noi dobbiamo ringraziare un volantino dal prof Mario Palermo: è un baluardo per la salvaguardia ambientale”. E ancora: “Siamo a ridosso del piu grande fiume della Calabria e vogliono cementificare nove ettari: chi se la prende questa responsabilità? Molti elementi di maggioranza e minoranza nella scorsa legislatura si era opposta in consiglio per impianti di ogni tipo. Il bilancio comunale si deve risanare con le royalty per l’ecodistretto?”.
In seguito Andrea Algieri ha chiesto i motivi della costruzione di questo impianto in una porzione di territorio vincolato da più punti di vista (come è stato spiegato anche nel suo intervento). Sandro Vilardi ha annunciato l’addio al ruolo da vicepresidente del Consiglio, molto duro anche l’intervento di Francesca Pirillo, a rimarcare come questo territorio non abbia bisogno di un impianto del genere per rilanciarsi.
La parola agli esperti
Bruno Gualtieri commissario regionale per la gestione rifiuti dell’Arrical ha preso la parola spiegando le ragioni dell’impianto. Nell’intervento ha sottolineato l’importanza di supportare la realizzazione dell’ecodistretto che darà una svolta significativa per il territorio provinciale cosentino in termini ambientali. Anche per quel completamento infrastrutturale e tecnologico nell’ambito della gestione del sistema rifiuti ed in considerazione delle significative conseguenze che ne deriveranno in termini occupazionali.
Anna Parretta e Andrea Minutolo, rispettivamente pres. regionale e responsabile scientifico nazionale di Legambiente, in collegamento on line hanno sottolineato il valore e la sostenibilità della raccolta differenziata, promuovendo l’impianto a Bisignano con un ecodistretto come moderno per la filiera del riciclo.
Favorevoli e contrari
Ricco il numero degli interventi. Le amministrazioni limitrofe hanno dato il loro appoggio con Acri e il sindaco Pino Capalbo intervenuto su meet e Mongrassano rappresentata dalla consigliera Iuliano, Torano Castello è di parere opposto col sindaco Lucio Franco Raimondo. Fronte contrario anche negli altri interventi, da Giorgio Berardi (coord.reg.Lipu) in esatta contrapposizione alle parole dell’avv.Parretta, passando per Silvana Astuni (vice presidente dell’associazione ambientale), Annamaria Gaccione (comitato a difesa del territorio) e il dottor Carmelo Caruso.
Come già avvenuto per Mongrassano, disponibili a pubblicare integralmente le mozioni proposte, per mancanza di tempo materiale non riusciamo a riportare il sunto degli interventi in dettaglio.
IL SONDAGGIO
Ovviamente, questo sondaggio non ha nessun valore e né sarà decisivo per gli esiti finali della vicenda. Sarà solo un’analisi in più sul gradimento della popolazione a questa possibilità.
Link diretto al sondaggio: https://forms.gle/7ufriR4QKzCXnX7b9