Ambiente, piattaforma, bollette aumentate e bilanci indecifrabili: il tutto al centro del dibattito di “Rinnoviamo Bisignano”, tenutosi al viale Roma. Nella sala “Rosario Curia”, gli esponenti di Rb hanno così fatto il punto della situazione, partendo dal portavoce Alessandro Perrone, prossimo alla pubblicazione di un libro sul tema della piattaforma dei rifiuti: «Un anno fa di questi tempi – ha aggiunto – eravamo in subbuglio con cortei e proteste davanti al municipio. In questo anno è successo tanto altro, ma mi chiedo sempre perché sia questo il territorio preso di mira. Ci hanno detto tante cose, che questa piattaforma ci risparmierà di fare la differenziata e, sotto sotto, l’iter si sta muovendo rapidamente. In Regione ci sono i progetti preliminari, in quanto stanno partendo già le lettere per le conferenze dei servizi. La piattaforma sarà solo un’enorme mangiatoia di rifiuti, la politica regionale ora scoperchi questa pentola». Andrea Algieri, consigliere comunale, non è tenero nei confronti della sua ex Giunta e sottolinea come i dubbi del territorio non si limitano solo all’ambiente, muove perplessità sulla scelta dei tecnici esterni, nonché sul degrado di alcuni luoghi come Campovile, Cretarossa, Squarcio e l’agglomerato della zona industriale, senza servizi e prospettive. Lo sconforto del consigliere è palesato così: «Sono imbarazzato nel vivere in questo paese, nel vivere in questo degrado. Nel 2015 si parla ancora di spazzatura non raccolta con cumuli che hanno invaso le nostre strade, come se fosse una cosa normale cui bisogna abituarsi. La scusa di non poter scaricare i rifiuti non regge, e il progetto “Puli Amo Bisignano” non è mai decollato sulla raccolta differenziata. Siamo al dissesto sociale più che economico». C’è spazio anche per l’intervento degli ex Udc. Prima Francesco Fucile, capogruppo di “Bisignano al centro”, è intervenuto sulla tasi e su un bilancio comunale che mostra parecchie preoccupazioni, poi Piero Lirangi, ex segretario centrista, ha parlato di una sinergia da ritrovare e di un «dialogo venuto meno ormai tra i cittadini e la macchina comunale: tutto ciò è negativo». Da segnalare, infine, l’assenza sia della maggioranza in sala. sia di consiglieri di minoranza e la presenza minima del Pd.
masman