Esposito sul patto di stabilità: “il sindaco si dimetta”

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La rottura del patto di stabilità ha, in queste ultime settimane, costituito il nucleo delle polemiche nella politica locale. Il patto è stato sforato anche nel 2010 di 66mila euro e il consigliere di minoranza Giampiero Esposito si rifà, con una dettagliata esposizione, delle accuse lanciate dall’amministrazione comunale.
«Il sindaco mentiva sapendo di mentire: il patto non era stato rispettato – l’esordio di Esposito – Questo è quanto avvaloro alla luce della comunicazione inviata al Ministero delle Finanze e alla Corte dei Conti e che riguarda il mancato raggiungimento del patto di stabilità per l’anno 2010, la comunicazione del 30 marzo scorso a firma del responsabile del Servizio Finanziario e del sindaco sottolineano se c’è ne fosse ancora bisogno che i conti non tornavano, le preoccupazioni che avevo avuto nell’inviare la mia istanza/segnalazione al Mef erano legittime, e che oggi sottolineano le mie ragioni. La nuova comunicazione inviata ha evidenziato che il patto non è stato rispettato per solo 66mila euro e tutto ciò ha evidenziato le inesattezze contabili inviate in precedenza dagli uffici.
Nessun ricorso quindi, nessuna denuncia, solo un’istanza di chiarimento e non come si è voluto fare credere da parte di chi ha giocato con i conti del nostro ente alle spalle di cittadini e dipendenti fra cui gli Lsu-Lpu, facendone di questo una campagna denigratoria nei miei confronti e che ancora oggi continua».
Esposito in queste settimane ha, dunque, sopportato anche tante strumentalizzazioni: «Il sindaco – continua il consigliere – impreparato sulla questione economico-finanziaria, come su quella amministrativa, ha cercato di raggirare con i suoi metodi populistici di far credere che tutto andava bene, ma così non è stato. L’azione del sottoscritto si è resa più che mai necessaria per evitare che, forzando ed evitando la normativa vigente, il Comune, nel breve e medio periodo, potesse ulteriormente aggravare la già deficitaria situazione finanziaria. Il sindaco invece farebbe bene a parlarci dei debiti accumulati e che sta accumulando ancora in questi ultimi tempi».
Il consigliere rincara la dose: «Compito di un qualsiasi amministratore è di rafforzare negli amministrati la consapevolezza che solo un vero risanamento, unitamente ad una prudente gestione delle risorse, potranno essere in grado di produrre politiche di lunga durata, di sviluppo e di crescita.
Sempre sul rispetto del patto di stabilità, il sindaco dovrebbe riflettere di più e facendo il mea culpa, si accorgerà di detenere in tutta la Calabria un brutto primato: quello di non aver rispettato il patto di stabilità tra il 2006 e il 2010».
Esposito termina con un finale pirotecnico: «Sono convinto che con questi metodi non lo rispetterà nemmeno nel 2011, brutto record per la nostra città. Un consiglio: che si dimetta, liberi la nostra città dalla sua incapacità amministrativa-finanziaria. Bisignano, merita ben altre persone al timone del comando, sperando in una ripresa socio economica. Sarebbe bastato un po’ di oculatezza nelle spese, non spendere soldi per cose inutili e magari ridursi la loro indennità e il patto sarebbe stato rispettato».

Fonte: dirittodicronaca.it