Europa League 2014-15, analisi 3° giornata

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Dopo il record di vittorie del turno precedente, la terza giornata della Prima fase di Europa League regala risultati alterni per le italiane.

Partiamo dalla partita dell’Inter, che ospitava a San Siro i francesi del Saint Etienne dall’alto dei suoi sei punti in classifica. La gara è stata davvero brutta, con i nerazzurri che hanno cercato la rete con soltanto due tiri (di cui uno da fuori), troppo poco per cercare di raggiungere la vittoria. E’ mancata la carica agonistica che aveva permesso agli uomini di Mazzarri di riagguantare per due volte il Napoli Domenica scorsa, disputando così una gara senza voglia. Avrebbe meritato la vittoria la squadra francese, con Tabanou che alla fine del primo tempo si è visto bloccare da un super intervento di Carrizo una bellissima punizione indirizzata all’incrocio dei pali. Nella prima frazione l’Inter aveva creato soltanto con Icardi imbeccato da Guarin, ma l’argentino sprecava con un destraccio in curva.

I francesi, consci dei propri limiti, si erano schierati con la linea difensiva a cinque ma poi, nel proseguo della gara, hanno cambiato modulo adattandosi a specchio agli avversari, cercando il colpo della vittoria. Mazzarri, invece, non ha sfruttato la superiorità tattica schierando una sola punta, per poi sul finire di gara cercare di aumentare il potenziale offensivo avanzando Guarin e Kovacic ma senza ottenere risultati.

Nella ripresa sarà Kuzmanovic ad andare vicino alla rete, ma la risposta di Ruffier è stata eccellente, come anche la risposta del collega Carrizo su Hamouma. Finisce così con un malinconico 0-0, che lascia l’Inter in testa al girone con tre punti di vantaggio sul Qarabag e quattro sui francesi. La qualficazione è praticamente in cassaforte.

Va peggio al Napoli, sconfitto per 2-0 in Svizzera dallo Young Boys nonostante Benitez avesse chiesto una prestazione di carattere ai suoi nei giorni precedenti all’incontro. I tifosi azzurri non hanno preso bene la sconfitta, assalendo in malomodo il pullman di ritorno da Berna.

Sul campo il Napoli aveva dimostrato lo scarso valore delle seconde linee (Michu impresentabile) e di questa situazione lo Young Boys se n’è approfittato al settimo della ripresa, con Steffen che ha liberato al tiro Hoarau che di destro ha infilato Rafael nell’angolino basso. Benitez ha cercato di rimediare allo svantaggio inserendo Higuain e Callejon, ma oltre ad un gol annullato a quest’ultimo i partenopei hanno creato poco e così nel recupero è arrivata la rete del definitivo 2-0 da parte di Bertone. Adesso la classifica si è resa difficile ma non impossibile: a sei punti si trovano sia gli svizzeri che i napoletani e lo Sparta Praga. Rimane a zero punti lo Slovan Bratislava.

Nella serata europea il sorriso ci viene regalato dalle vittorie di Torino e Fiorentina. I granata vincono meritatamente per 2-0 in casa contro l’Helsinki, grazie alle reti di due ex juventini: Molinaro e Amauri. Fino alla rete del terzino la gara è stata molto chiusa, con il Torino che ha provato in tutti i modi a sbloccare il match senza però riuscirci, trovando anche la traversa su un colpo di testa di Vives. Soltanto al trentacinquesimo si sblocca la gara, con il cross di Darmian sul quale Molinaro insacca con una botta dalla sinistra. Nella ripresa arriva il raddoppio con Amauri, finalmente sbloccatosi dopo il digiuno che durava dallo scorso Maggio, che conferma l’importantissima vittoria granata che porta gli uomini di Ventura in testa al girone con due punti di vantaggio sul Bruges e tre sul Copenaghen.

Chi chiude le prime tre giornate a punteggio pieno è la Fiorentina, che espugna il campo del Paok interrompendo una striscia positiva che durava in Europa da ben undici gare. Montella schiera una formazione diversa per ben nove/undicesimi rispetto alla gara con la Lazio, ma non sembra assolutamente una Fiorentina 2 per la qualità espressa dai suoi interpreti. Oltre alla vittoria che praticamente la qualifica con tre turni d’anticipo, ci sono da salvare le prestazioni di Borja Valero e Ilicic, recuperati dal brutto inizio di stagione.

La Fiorentina risolve la gara al trentasettesimo con Vargas, liberato in area da una magia di Ilicic. In precedenza Bernardeschi era andato per due volte vicino alla rete mancando però l’eurocolpo. Nella ripresa i greci provano a reagire ma sono i viola ad andare ancora vicino al gol, con il tiro di Vargas che finisce sul palo. Finisce così con la sconfitta per la capolista del campionato greco e con i nove punti dei viola, con cinque punti di vantaggio sul Giungamp secondo.

Giunti al giro di boa il bilancio è comunque positivo: tutte e quattro le squadre italiane sono indirizzate verso la qualificazione, con solo il Napoli ad inseguire in un girone comunque non impossibile. Bisognerà proseguire così per ritrovarsi in quattro nei Sedicesimi di Febbraio.