Grandissima innovazione nel mondo di Facebook: gli utenti americani (per ora solo loro) avranno la possibilità di scegliere tra 50 modi diversi per definire il loro sesso di genere, oltre ai tradizionali “uomo” e “donna” e tre pronomi generici (“lei”, “lui” e “loro”). Tutto questo è possibile grazie a Brie Harrison, informatica di Facebook, ora trans donna.
Le nuove definizioni per il genere (da “fluido” a transgender) sono il grande risultato ottenuto. Criticate da chi ritiene che i generi siano soltato “uomo” e “donna”, sono state elaborate con la consulenza di associazioni gay, lesbiche e trans e salutate con favore dal movimento transgender.
Internet, come molto spesso accade, anche questa volta si dimostra essere un grandissimo incentivo per la lotta per i diritti delle minoranze. Le domande che ci poniamo sono due: quando tutto questo arriverà in Europa ed in particolare nella nostra Italia e come verrà giudicato dalla morale collettiva.