COMUNICATO STAMPA
Non dovrà pagare un solo centesimo il cittadino di Marano Principato al quale la società Acque potabili attraverso l’esattoria di Area riscossioni di Mondovì, in provincia di Cuneo, per conto del comune di Castrolibero, aveva notificato una serie di cartelle per dei consumi d’acqua riferibili all’arco temporale compreso tra il 2006 e il 2009 a distanza di otto anni dall’attivazione dell’utenza e senza peraltro aver mai preso lettura degli effettivi consumi. La società Acque potabili non solo non avrebbe mai provveduto a verificare quanto effettivamente dall’utente era stato consumato, ma avrebbe affidato la riscossione della presunta somma a una società del settentrione d’Italia con il fine non secondario di far desistere l’utente, vista l’entità delle spese di difesa, da eventuali ricorsi. Ricorso che è stato inoltrato al giudice di pace competente, quello di Mondovì, dalla Federcontribuenti attraverso l’avvocato Vincenzina Pulice, responsabile delle Serre Cosentine dell’associazione che da anni si batte per il rispetto e la tutela dei diritti dei cittadini e dei contribuenti.
Il giudice di Pace di Mondovì ha accolto le istanze avanzate dal legale della Federcontribuenti, l’avvocato Vincenzina Pulice, e ha rigettato la pretesa dei due enti che fra l’altro – presagendo l’esito – non si sono presentati in udienza.
Un’altra battaglia vinta, ha dichiarato il presidente regionale della Federcontribuenti, Silvio Carbone, secondo il quale spesso gli enti pubblici si comportano, nei confronti dei cittadini, come rapaci. Il trucchetto, la trovata – la si chiami come si vuole – dell’amministrazione territoriale, d’affidare a enti esattori del Nord il recupero dei crediti, veri o presunti, e inibire per via della distanza del tribunale competente a dirimere le controversie, non ha funzionato. La Federcontribuenti che mi onoro di rappresentare sul territorio calabrese – ha affermato il presidente Silvio Carbone – ha preso in carico e ha curato le istanze del cittadino di Marano Principato in nome di un sacrosanto diritto alla difesa (e soprattutto a quello della presunzione d’innocenza) di cui nessuno dovrebbe essere privato con espedienti che di legale hanno solo le mentite spoglie. La Federcontribuenti ha difeso i diritti del cittadino di Marano Principato dimostrando la caducità delle pretese dell’ente che mirava a tassare (se non di tartassare) un cittadino sulla base di cose che non potevano essere dimostrate o che per essere dimostrate avevano bisogno d’una spesa enorme. A dimostrazione della presunta cattiva fede nessuno degli attori s’è presentato in udienza. Ciò dimostra che spesso i diritti dei cittadini vengono calpestati in nome d’una legalità che è solo formale. Noi – afferma Silvio Carbone – in nome della legalità abbiamo deciso di batterci per ristabilire un nesso tra ciò che è legale sul serio e ciò che di legale ha solo un presupposto formale. Lo faremo sempre a qualunque costo e a qualunque sacrificio. Forti anche di quest’ennesima battaglia vinta.
Silvio Carbone – Cordnatore regionale FEDERCONTRIBUENTI