** Massimiliano Aquino
Con il Gp di Abu Dhabi si conclude la stagione di Formula Uno che ha visto trionfare la Mercedes sia nel mondiale costruttori, sia nel mondiale piloti con il successo iridato di Nico Rosberg. La Ferrari chiude il mondiale in terza posizione alle spalle di Mercedes e Red Bull. La stagione della svolta – l’ennesima – si è rivelata un altro fallimento. Dopo i proclami in fase di presentazione della nuova SF16-H, la scuderia di Maranello, ha ottenuto solamente 10podi e nessuna pole position. Nel Gp del Canada,la strategia sbagliata del muretto Ferrari, costringe Vettel ad accontentarsi del 2º posto al traguardo, in un Gp dominato dalla rossa numero 5. Sarà questa l’unica chance di vittoria durante i 21 Gp disputati. Escludendo la parentesi di Montreal, le Ferrari nel corso della stagione, hanno subito il predominio della Mercedes, e il ritorno della Red Bull nella seconda parte di stagione. Il bilancio del cavallino nei 21 Gp, è tutt’altro che positivo. I risultati ottenuti nei diversi Gp, dicono che la Ferrari non è mai stata protagonista.Il podio di Vettel nell’ultimo Gp stagionale, è uno stimolo per la prossima stagione come dichiarato dal team principal Maurizio Arrivabene: “È ovvio che non abbiamo raggiunto gli obiettivi che ci eravamo prefissati, però quest’ultima gara disputata sul circuito di Yas Marina mostra che qualcosa si sta muovendo nella direzione giusta. Non dimentichiamo che in squadra abbiamo 5 mondiali con i nostri piloti. Siamo molto fiduciosi per la prossima stagione. Di seguito i risultati di Raikkonen e Vettel durante la stagione.
Nel Gp di Australia prima prova del mondiale, le due Ferrari dopo essersi qualificate in 3º e 4º posizione con Vettel e Raikkonen, in gara tagliano il traguardo con una sola vettura, ovvero, con la Ferrari di Vettel che conquista il gradino più basso del podio, mentre il Finlandese è costretto al ritiro.
Nel Gp del Bharain seconda prova del mondiale di formula uno, le rosse conquistano la seconda fila in griglia di partenza con Vettel davanti a Raikkonen, ma per la seconda volta in stagione, sotto la bandiera a scacchi, sopraggiunge solamente una Ferrari al traguardo, la rossa di Raikkonen che chiude al 2º posto, mentre Vettel rompe il motore durante il giro di ricognizione.
Nella terza prova stagionale, il calendario prevede il Gp della Cina, dove le due rosse, ottengono nuovamente la seconda fila con Raikkonen in 3º posizione e Vettel con il 4º tempo. In gara però, una collisione tra le due Ferrari – a causa di Kvyat che ha tamponato Vettel spingendolo contro la monoposto di Raikkonen – costringe i piloti di Maranello a rimontare sino al 2º posto con Vettel, e al 5º con Raikkonen.
Nel Gp di Russia, le rosse di Maranello in qualifica ottengono il3º tempo con Raikkonen, e il 7º con Vettel (secondo tempo +5 posizioni), ma al traguardo giunge solamente la monoposto di Raikkonen che conquista il gradino più basso del podio, mentre l’incolpevole Vettel, viene speronato fuori pista dalla Red Bull di Kvyat, e costretto al ritiro.
Nel Gp di Spagna le due Ferrari si qualificano in terza fila sulla griglia di partenza, con Raikkonen davanti a Vettel, ma in gara, i due piloti, non approfittano della debacle Mercedes e chiudono in 2º posizione con il Finlandese, e in 3º con Vettel, entrambi alle spalle di Verstappen che da questo Gp, scambia il volante della sua Toro Rosso con quello della Red Bull di Kvyat.
Tra i muretti di Montecarlo – sesta prova del mondiale di Formula Uno -le rosse ottengono in qualifica il 4º tempo con Vettel e l’11º con Raikkonen (sesto tempo +5 posizioni). In gara Vettel termina al 4º posto, mentre Raikkonen è costretto al ritiro dopo aver sbattuto alla Loewes.
Nel Gp del Canada le qualifiche regalano il 3º tempo a Vettel e il 6º a Raikkonen. Durante ilGp la rossa di Vettel sembra avere il passo gara per la prima vittoria stagionale, ma la strategia di gara di un solo pit stop sulla vettura di Hamilton, vanifica il risultato finalecostringendo Vettel ad accontentarsi del 2º posto sulla linea del traguardo, mentre la Ferrari di Raikkonen rimane intrappolata nel traffico e chiude in 6º posizione.
Per l’ottava prova del mondiale si torna in Europa con il Gp di Baku. In qualifica seconda fila per le Ferrari di Vettel e Raikkonen che al termine del Gp, tagliano il traguardo con il 2º posto del Tedesco, e con il 4º di Raikkonen, superato all’ultimo giro dalla Force India di Perez.
Nel Gp di Austria le Ferrari in griglia di partenza ottengono il 5º tempo con Raikkonen, e il 9º con Vettel (quarto tempo +5 posizioni), quest’ultimo, tradito in gara dall’esplosione di una gomma e costretto al ritiro. Sul gradino più basso del podiogiunge la Ferrari di Raikkonen.
Nel Gp di Gran Bretagna, le due Ferrari si classificano in qualifica con il 3º tempo di Raikkonen e con l’11º tempo ottenuto da Vettel (sesto tempo +5 posizioni). In gara il Finlandese chiude al 5º posto mentre Vettel termina la gara in 9º posizione.
Nel Gp di Ungheria le Ferrari conquistano il 5º tempo in qualifica con Vettel, e il 14º tempo con Raikkonen. In gara ennesima prova deludente della rossa di Maranello, che taglia il traguardo in 4º posizione con Vettel, e in 6º con Raikkonen.
Nel Gp di Germania, le Ferrari durante le qualifiche ottengono il 5º tempo con Raikkonen e il 6º con Vettel. In gara tagliano il traguardo in 5º posizione con Vettel, e in 6º con Raikkonen, lontanissime dalla Mercedes e dalle Red Bull. Le prestazioni deludenti della Ferrari, proseguono anche nei successivi Gp.
Nel Gp del Belgio, le qualifiche regalano la seconda fila a Vettel e Raikkonen. In gara Vettel termina in 6º posizione, mentre Raikkonen, termina al primo giro la sua gara a causa di un contatto tra Vettel e Verstappen, che di fatto, chiudono la sua monoposto a sandwich costringendolo al ritiro.
Nel Gp di casa sul circuito di Monza, le Ferrari puntano alla prima vittoria stagionale. Bene le qualifiche con la seconda fila ottenuta da Vettel e Raikkonen. Il Gp però, si rivela un monologo Mercedes, con Rosberg ed Hamilton, che lasciano il gradino più basso del podio a Vettel, che sul traguardo precede il compagno di squadra con l’altra Ferrari.
Nel Gp di Singapore Ferrari protagoniste. In qualifica il Finlandese ottiene il 5º tempo, mentre Vettel e costretto a partire in ultima posizione per le penalità accorse in seguito a delle sostituzioni tecniche sulla vettura. In gara entrambi i piloti sono protagonisti, con Raikkonen sempre in lotta per il podio, e con Vettel autore di una strepitosa rimonta dall’ultima posizione. Al termine del Gp, le rosse giungono in 4º posizione con Raikkonen, e in 5º con Vettel.
Nel Gp della Malesia, le qualifiche dicono Vettel in 3º posizione, e Raikkonen in 4º. In gara giunge al traguardo solamente la vettura di Raikkonen in 4º posizione, che regala il podio a Rosberg – con un fuori pista – a due giri dal termine, mentre Vettel si autoelimina nelle fasi iniziali di gara con un contatto con la vettura di Rosberg.
In Giappone le Ferrari subiscono delle penalità in griglia di partenza. Vettel deve scontare la penalità per l’incidente in Malesia avuto con Rosberg, mentre Raikkonen sostituisce il cambio. In garaVettel chiude al 4º posto dopo la partenza in terza fila (terzo +3 posizioni), Raikkonen in 5º dopo aver ottenuto l’8ºtempo in qualifica (terzo dopo l’arretramento di Vettel+5 posizioni).
Nel Gp degli Stati Uniti diciottesima prova del mondiale, terza fila in qualifica per Raikkonen e Vettel. In gara Vettel riesce ad ottenere la 4º posizione, mentre Raikkonen è costretto al ritiro a causa di una gomma montata male durante il secondo pit stop.
Nel Gp del Messico, le rosse di Maranello ottengono il 6º tempo con Raikkonen, e il 7º con Vettel. Al traguardo le due Mercedes di Hamilton e Rosberg, precedono la Red Bull di Verstappen, successivamente penalizzato del podio a vantaggio di Vettel che arriva 4º al traguardo. Un colpo di scena però caratterizza il Gp. Vetteldopo la premiazione del podio, viene a sua volta penalizzato per irregolarità durante il sorpasso effettuato sulla Red Bull di Ricciardo. L’altra Ferrari chiude in 6º posizione.
Nel penultimo appuntamento della stagione, le Ferrari si qualificano in griglia di partenza con il 3º tempo di Raikkonen, e con il 5º di Vettel. In gara ennesima doppietta Mercedes con Hamilton che precede Rosberg in un Gp caratterizzato dalla copiosa pioggia. Dopo due bandiere rosse e tre safety car, la Ferrari di Vettel riesce a chiudere in 5º posizione, mentre Raikkonen è protagonista di uno spaventoso incidente al 21º giro, causato delle avverse condizioni dell’asfalto bagnato, che di fatto, mandano – in pieno rettilineo – la sua Ferrari in testacoda ad oltre 300kmh. Fortunatamente illeso Raikkonen.
Il mondiale si chiude con il Gp di Abu Dhabi. Le Ferrari in qualifica ottengono il 3º tempo con Raikkonen, e il 5º con Vettel. In gara il duello è tutto in casa Mercedes con Rosberg – campione del mondo al termine del Gp- che corre in difesa contro Hamilton. Al via Raikkonen si porta subito in 3º posizione ma nelle seconda parte di gara si stabilizza dietro le due Mercede e le due Red Bull, oltre che al compagno di squadra Vettel. Il Tedesco invece, nelle fasi finali di gara si sbarazza delle due Red Bull e conquista il gradino più basso del podio.
La classifica finale vede Vettel in 4º posizione con 212 punti, e Raikkonen in 6º con 186. Il Tedesco in 7 occasioni sul podio, il Finlandese solamente 4 volte.
Durante l’ultima conferenza stampa dei piloti nel weekend di Abu Dhabi,Vettel ha tracciato il bilancio stagionale delle Ferrari: “La cosa positiva che possiamo trarre da quest’anno è l’esperienza vissuta come squadra. Ci hanno criticato spesso, ma penso che non sempre le critiche fossero giustificate. Siamo sempre rimasti concentrati, anche se non abbiamo ottenuto ciò che volevamo per diverse ragioni. Credo che i risultati ottenuti non dicano il vero sul nostro valore. Ora dobbiamo essere pronti per i grandi cambiamenti regolamentari”.
I nuovi regolamenti sui motori e soprattutto le nuove gomme della Pirelli, dovrebbero azzerare il predominio Mercedes. Si parte da zero. La rossa di Maranello è scesa in pista ad Abu Dhabi con Raikkonen per testare le nuove tipologie di gomme – 25% di diametro in più -, che secondo il direttore Motorsport Pirelli Paul Hembery, dovrebbero garantire un “minor degrado” e di conseguenza maggiori opportunità per i piloti di “attaccare gli avversari”.