In occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale, Coordinamento Provinciale di Cosenza, su indicazione del Dipartimento Tutela Vittime, aderisce alla raccolta firme a sostegno della modifica di Legge proposta dal partito della Meloni sui cosiddetti “permessi premio” concessi ai colpevoli di crimini violenti (in Calabria sono stati concessi circa 260 permessi nei primi sei mesi del 2016) e sull’eliminazione del “rito abbreviato”.
Oltre cento donne in Italia, ogni anno, vengono uccise da uomini e con riferimento alla violenza sulle donne la Calabria l’anno scorso è balzata al sesto posto per numero di donne uccise da chi “diceva di amarle”. Ai femminicidi si aggiungono violenze quotidiane che sfuggono ai dati ma che, se non fermate in tempo, rischiano di fare altre vittime: sono infatti migliaia le donne molestate, perseguitate, aggredite, picchiate, sfregiate. Quasi 7 milioni, secondo i dati Istat, quelle che nel corso della propria vita hanno subito una forma di abuso. La violenza e i femminicidi colpiscono anche le giovanissime, come dimostrano gli ultimi eclatanti casi di cronaca. I numeri del femminicidio non sono in diminuzione. Nel 2016 se ne sono contate 120. Anche nel 2017 la media è di una vittima ogni tre giorni. Negli ultimi dieci anni le donne uccise in Italia sono state 1.740, di cui 1.251 (il 71,9%) in famiglia. Gli omicidi in ambito familiare, comunque, secondo le forze dell’ordine, sono in lieve ma costante calo: 117 nel 2014, 111 nel 2015, 108 nel 2016. Ad accumunare i tanti casi spesso ci sono incomprensioni e tensioni familiari, il desiderio di separarsi, l’affidamento dei figli. Sono 3 milioni e 466 mila in Italia, secondo l’Istat, le donne che nell’arco della propria vita hanno subito stalking, ovvero atti persecutori da parte di qualcuno, il 16% delle donne tra i 16 e i 70 anni.
Di queste, 2 milioni e 151 mila sono le vittime di comportamenti persecutori dell’ex partner. Ma il 78% delle donne che ha subito stalking, quasi 8 su 10, non si è rivolta ad alcuna istituzione e non ha cercato aiuto.
Il 4 maggio scorso a Roma presso la Camera dei Deputati si è tenuta una conferenza stampa per la presentazione della proposta di legge sulla modifica dei permessi premio che porta come primo firmatario il nostro Capogruppo Fabio Rampelli ed è stata presentata in conferenza dal Presidente On. Giorgia Meloni. In base alla legge sulla privacy, se un detenuto che ha commesso un crimine violento ottiene il cosiddetto “permesso premio” le vittime ed i loro familiari non sono affatto tenute a saperlo. La famiglia della vittima ha il diritto di vedere resa giustizia. Tutti gli assassini di delitti così orribili e feroci, devono scontare in tutta la loro interezza la propria pena, senza sconti di pena o riti abbreviati, compreso le pene accessorie nei casi di stalking precedenti il delitto, ingiurie, minacce e violenze; e le aggravanti come quelle della crudeltà, dei futili motivi e del vincolo parentale. Fratelli d’Italia Alleanza Nazionale sta dalla parte delle vittime, sempre!
Chi commette gravi reati come la violenza sessuale, lo stalking, la violenza sulle donne, sui minori, l’omicidio deve essere punito. Per quanto la Costituzione sancisca che ci debba essere un percorso di recupero e reinserimento sociale, alcuni tipi di reato non possono essere trattati alla stessa stregua di altri. Ciò che però deve farci riflettere nella società odierna è un fatto interessante: oggi è sbagliato utilizzare il termine “femminicidio”. Sebbene i dati siano sicuramente più sfavorevoli per le vittime di genere femminile, la violenza non riguarda più solo le donne. Sono poche le fonti documentali a disposizione, ma anche le donne uccidono, e sempre per un amore finito o non ricambiato o per vendetta, violenze di cui molto spesso gli uomini non si rendono conto di essere vittime. Il 25 novembre assume pertanto una nuova connotazione, rappresenta una ricorrenza in cui diventa fondamentale porre al centro il rispetto della dignità dell’essere umano e il valore della persona in quanto tale. Il Dipartimento Tutela Vittime ha pertanto voluto estendere il concetto da “donna” a “persona”, perchè i cittadini e la politica devono prestare attenzione a tutte le possibili Vittime di tutte le forme di violenza, uomini compresi, certi che la risposta deve trovarsi in un concetto armonico di società, di coppia e di famiglia – vero fulcro della comunità umana – che dalla locandina “Diamoci un taglio”, emerge come punto di forza (in blu) contro legami pericolosi (nastro nero) ai quali bisogna dare un taglio“ (forbice).