LETTERA APERTA DI FRANCESCO FUCILE
SULLE RAGIONI DEL DISSESTO FINANZIARIO DEL COMUNE DI BISIGNANO
Care concittadine e cari concittadini,
sento forte la necessità e il dovere di scrivere questa lettera per mettervi al corrente sul difficile scenario che la Città di Bisignano ha di fronte a sé, affinché nessuno un domani possa dire di non aver saputo e di non essere stato informato.
È evidente a tutti che il COMUNE DI BISIGNANO È IN DISSESTO FINANZIARIO e a pagarne le conseguenze sarà l’intera comunità Bisignanese.
Occorre, perciò, fermarsi a riflettere per capire e per evitare gli errori che sono stati commessi, per buttarci alle spalle incomprensioni, rancori, risentimenti, scuse e pretesti che non fanno crescere la comunità, per cambiare rapidamente direzione se vogliamo davvero avviare un processo virtuoso e di risanamento dell’Ente.
Per quanto mi riguarda, ho sempre ammonito gli amministratori sul pericolo a cui andava incontro il Comune di Bisignano perché, da diversi anni, si avvertivano inquietanti le avvisaglie e si capiva, in modo inequivocabile, che le
scelte politiche adottate dagli amministratori comunali, a livello finanziario, andavano verso strade senza via d’uscita che avrebbero condotto al dissesto.
Ma quali sono stati i passaggi storici chiave che hanno determinato l’attuale situazione di dissesto?
Nel periodo 2001-2006 il Comune ha contratto oltre 8.000.000,00 di euro di mutui con la Cassa Depositi e Prestiti e ciò ha determinato un impegno finanziario di oltre 1.000.000,00 di euro all’anno per 20 anni.
Successivamente, tali mutui sono stati oggetto di due rinegoziazioni che hanno dilatato il periodo di restituzione sino al 2044, con gravi ripercussioni sul patto intergenerazionale.
Il Benefit concesso dalla Regione Calabria per la realizzazione di una piattaforma di trattamento dei rifiuti, di 2.700.000,00 euro ripartito in tre anni (2013-2014-2015), ha determinato, a fine 2015 (l’ultima trance non è mai stata erogata), un evidente squilibrio di cassa con gravi ripercussioni sull’esercizio 2016 e, di conseguenza, anche sugli esercizi successivi, non solo in termini di cassa (il 2016 il Comune ha fatto ricorso all’anticipazione di tesoreria già dal 1 gennaio), ma anche in termini di competenza finanziaria.
Per questo motivo il Comune non è più riuscito a quadrare il bilancio ed è stato costretto a dichiarare il pre-dissesto.
La capacità del Comune di riscuotere le proprie entrate è precipitata, dal 2008 in poi, intorno al 40% con grave pregiudizio sulla capacità dello stesso di far fronte alle proprie spese, a causa di un approccio politico populistico e poco attento al bene dell’Ente.
Il Comune ha fatto debiti fuori bilancio per circa 5.000.000,00 di euro, successivamente transati con i creditori ed assestatesi a 4.135.655,90.
Al netto dell’acconto erogato con il fondo di rotazione e dell’annullamento dei debiti fuori bilancio verso la società partecipata “Bisignano Servizi” Srl, i debiti fuori bilancio attuali ammontano ad euro 2.522.948,33.
Nel 2014 e 2015 il Comune ha contratto due anticipazioni di liquidità per estinguere i debiti di cassa, per un totale 4.997.917,61 di euro. La rata di tale anticipazione, con restituzione trentennale, ammonta ad euro 197.894,42 e deve essere aggiunta alle altre rate dei mutui, determinando un impegno finanziario annuale di circa 1.200.000,00 euro.
I debiti di cassa riferiti al periodo 2015-2020 risultanti al 31/12/2020, ammontano ad euro 12.553.370,25, con grave nocumento della capacità dell’Ente a garantire i servizi essenziali. Il Comune, inoltre, restituisce l’anticipazione di tesoreria concessa solo grazie all’afflusso di fondi a destinazione vincolata, senza, tuttavia, restituirli. La mancata ricostituzione delle somme vincolate, utilizzate in termini di cassa, è da annoverare tra le cause che comportano rilevanti squilibri di bilancio, poiché diventano anch’esse un debito e come tale va trattato.
Il continuo ricorso a tale strumento e/o ad anticipazioni di tesoreria rappresenta un comportamento difforme dalla sana gestione finanziaria e dimostra l’esistenza di uno squilibrio strutturale di cassa, dovuto all’incapacità dell’Ente a riscuotere le proprie entrate. Il nostro Comune, già da diversi anni, ha fatto ricorso ad anticipazioni di tesoreria e puntualmente ad ogni fine esercizio il fondo di cassa si è presentato con risultati irrisori e tali da non ricostituire integralmente le somme vincolate (le somme vincolate non ricostituite al 31/12/2020 sono pari a 3.162.334,52). In conclusione la massa passiva da ripianare dell’Ente, calcolata al 31/12/2020, tenendo conto dei debiti di cassa, delle somme vincolate non ricostituite e del saldo da pagare in riferimento ai debiti fuori bilancio, ammonta ad euro 18.238.653,10.
La nuova amministrazione comunale a giugno 2017 non ha invertito il trend negativo in corso. A conferma di ciò la magistratura contabile nella Deliberazione n. 50/2021 precisa che: “Tenuto conto che il Comune di Bisignano è in piano di riequilibrio dal 20 settembre 2016 e che le maggiori difficoltà dello stesso derivano dall’assenza di liquidità con conseguenti ritardi nei pagamenti, accumulo di residui, continuo ricorso ad anticipazioni di tesoreria e utilizzo di fondi vincolati in misura sempre più consistente (che l’ente non riesce a ricostituire), ad oggi si osserva che il Comune non ha innescato alcun percorso di risanamento, contrariamente a ciò che prevede la procedura di riequilibrio”.
Anche la stessa società che ha redatto il piano di pre-dissesto ha precisato “che allo stato attuale non riteniamo sussistenti i presupposti e i margini per impugnare il provvedimento della magistratura contabile. Rispetto all’originaria situazione finanziaria del Comune di Bisignano, ai tempi della formulazione e approvazione del piano di riequilibrio, la situazione allo stato attuale è largamente peggiorata”.
Se mai vi fosse bisogno di ulteriori conferme, il Revisore dei Conti, a conclusione della sua relazione, considerato le numerose inadempienze dell’Amministrazione Comunale ha ritenuto “… che, affinché si possa dare avvio ad un reale processo di risanamento economico finanziario dell’Ente, in modo da garantire la continuità e la garanzia dei servizi pubblici indispensabili alla collettività, la strada da perseguire sia quella del dissesto finanziario, ai sensi dell’art. 244 del Tuel”.
Per tutti questi motivi è necessario programmare diverse azioni volte a consentire al Comune di uscire fuori da questa situazione difficilissima, anche per non farla gravare troppo sulle generazioni future.
Da sempre il mio impegno è stato rivolto in modo costruttivo e sincero alla tutela dell’interesse del Comune di Bisignano e alla sua crescita.
Non è certamente un caso che sia ancora io ad informarvi nei dettagli sulle cause che hanno determinato il dissesto e sulle relative responsabilità politiche.
Il Consiglio Comunale sarà sciolto nei prossimi giorni, pertanto il mio compito di consigliere finisce responsabilmente con questa informativa.
Per il prossimo futuro, confido nella Vostra ragionevolezza, nel vostro buon senso, nella vostra determinazione di eleggere, finalmente, un’amministrazione idonea, davvero competente e consapevole delle sfide che il Comune deve affrontare. Il vero obiettivo da perseguire è solo e soltanto
IL BENE DEL COMUNE DI BISIGNANO.
Vi ringrazio per l’attenzione che mi avete dedicato e Vi porgo cordiali saluti.
Francesco FUCILE