Fucile e quel bilancio che non convince

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BISIGNANO Il Bilancio di previsione approvato dalla maggioranza nell’ultimo Consiglio comunale non ha proprio convinto l’opposizione. Da una parte, c’è una giunta che assicura la longevità dei conti, pur nelle ristrettezze dei tempi odierni, mentre dall’altra parte la minoranza è stata molto critica nell’ascoltare il rendiconto formulato dal sindaco facente funzioni, Damiano Grispo. Così, il capogruppo di “Bisignano al Centro”, Francesco Fucile, ha aggiunto altro sale a un bilancio ormai diventato un mistero:« È un grave errore politico – secondo Fucile – pensare che tutto si possa risolvere con il voto favorevole della sola maggioranza sull’accertamento e il permanere degli equilibri di bilancio, facendo passare in secondo ordine la verifica dello stato di attuazione dei programmi, perché è soprattutto su questo secondo adempimento che si attua il controllo politico e strategico sull’operato dell’amministrazione comunale». Fucile, inoltre, ha mostrato le sue perplessità anche sul mutuo che l’Ente ha contratto con la Cassa depositi e prestiti per consentire il pagamento dei debiti: «Pur essendo una panacea per il Comune, dimostra l’incapacità amministrativa di riscuotere i propri crediti e ci permette di dire con precisione che questi debiti hanno origine dal 2006, pertanto sono addebitabili alle amministrazioni che si sono succedute in questi ultimi nove anni. La rata mutua graverà sul bilancio per trent’anni». Un altro punto focale è rappresentato dai servizi più immediati: «Altre criticità riguardano la raccolta differenziata e i disagi arrecati ai cittadini, la mensa scolastica priva di copertura finanziaria e difficilmente sarà garantita nei mesi successivi. Si denota anche l’incapacità di attingere a finanziamenti pubblici: degli oltre nove milioni euro richiesti dal Comune risultano finanziati solo il 2%, mentre la situazione debitoria del Comune dal 2006, riferita sia ai debiti fuori bilancio che di cassa, supera i sei milioni di euro». È un quadro che non lascia tranquilli, Fucile ne è consapevole: «Si presume che molti altri debiti verranno fuori se teniamo conto che la ricognizione degli stessi non ha tenuto conto di alcune spese fra cui quelle legali. Non abbiamo colto un sostanziale cambio di rotta rispetto alle forti difficoltà organizzative e di contenimento della spesa che evidenziano l’incapacità politico-amministrativa di garantire le entrate proprie e di implementare una seria spending review della finanza comunale».

Massimo Maneggio