Operazione contro i “furbetti del cartellino”. Nella mattina del 25 ottobre 2017, i Carabinieri della Compagnia di Melito Porto Salvo (RC), unitamente ai militari della Stazione Carabinieri Forestali di Melito Porto Salvo ed al personale del locale Corpo di Polizia Municipale, hanno dato esecuzione alle ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di sette dipendenti del comune di Melito Porto Salvo.
Gli impiegati arrestati sono ritenuti a vario titolo gravemente indiziati dei reati di truffa aggravata ai danni del predetto comune e falsa attestazione della propria presenza in servizio mediante modalità fraudolente. I dipendenti si sarebbero allontanati dal luogo di lavoro senza effettuare la timbratura del badge e scambiando il proprio badge con altri dipendenti. Da come si apprende, i sette arrestati facevano davvero di tutto nelle ore di lavoro: coltivavano i campi o leggevano il giornale in macchina, andavano al bar o al supermercato a fare la spesa. E c’era perfino chi timbrava già in tuta per poi dedicarsi al fitness – incredibilmente all’interno dei locali comunali –, facendo ogni giorno delle corsette di mezz’ora nel chiostro di un edificio dell’Ente.
Le ordinanze di custodia cautelare ai domiciliari a carico dei lavoratori in servizio all’ufficio anagrafe e all’ufficio tecnico, sono state notificate agli interessati all’interno degli uffici comunali ed il giudice per le indagini preliminari, si è riservato facoltà di decidere circa una possibile misura interdittiva dai pubblici uffici nei confronti dei funzionari infedeli.