Importante operazione dei carabinieri della locale Stazione coadiuvati dalla Compagnia di Rende. Due mesi addietro, la notizia però è stata nascosta per non compromettere l’esito delle indagini, ignoti sono penetrati all’interno di una fabbrica di stufe ubicata nell’area industriale, in contrada Imperatore, impossessandosi di venti stufe per un valore commerciale di oltre 40mila euro. Dopo il sopralluogo ed i rilievi di rito, sono state avviate le indagini. I carabinieri, con discrezione, hanno tenuto d’occhio alcune persone già note alle forze dell’ordine, perchè dedite allo “smercio” di prodotti rubati.
In questi giorni si è arrivati ad un primo risultato anche se i contorni dell’operazione risultano ancora oscuri e molto riservati. Per quello che è dato sapere, i carabinieri della locale Stazione avrebbero rinvenuta una delle stufe rubate in un’abitazione di Cosenza.
A seguito di ulteriori indagini si è arrivati alla persona che l’ha prima nascosta e dopo rimessa in circolazione: da qui la denuncia a piede libero ed il deferimento all’autorità giudiziaria. Dal reato di ricettazione, per il momento, deve rispondere E.D. di 40 anni, di Cosenza. Nell’abitazione dell’uomo è stata fatta anche un perquisizione domiciliare.
Le indagini in corso non permettono di avere i particolari dell’operazione che ora mira ad identificare i complici di E.D. ed a recuperare l’intera refurtiva, magari prelevandola anche da abitazioni private dove gli ignari o i compiacenti acquirenti l’avranno acquistata a prezzi sicuramente di gran lunga inferiori a quelli di mercato.
I risultati delle indagini hanno rincuorato i proprietari dell’azienda che ora sperano di ritornare in possesso dell’intera refurtiva anche perchè, di questi tempi, un furto di 40mila euro avrebbe potuto realmente mettere in crisi la struttura.
Dal canto loro i carabinieri continuano le loro indagini nel riserbo più assoluto per cercare di mettere le mani sull’intera banda, cercando di scovare anche il magazzino dove trovare, probabilmente, non solo le stufe.
Rino Giovinco
su: Gazzetta del Sud