Un detenuto di 23 anni, nel carcere di Reggio Calabria da un mese, si e’ suicidato impiccandosi nella sua cella. Il giovane era in attesa di giudizio.
“Nel corso dell’anno, sempre a Reggio Calabria, c’erano stati due tentativi di suicidio – afferma Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del Sappe, sindacato autonomo polizia penitenziaria, che ha reso diffuso la notizia – sempre fortunatamente sventati dagli agenti della polizia penitenziaria. Questa volta, purtroppo, non c’e’ stato niente da fare. La sezione dove e’ avvenuto il suicidio e’ dislocata su due piani e l’agente, per effettuare i controlli, deve spostarsi da un piano all’altro. Di solito, a causa della carenza di personale, c’e’ un solo agente che effettua la sorveglianza”. “La Calabria soffre di gravi carenze di personale – ha affermato Damiano Bellucci segretario regionale della Calabria per il Sappe – solo a Reggio Calabria mancano 50 agenti. L’organico previsto e’ di 199 agenti ma ce ne sono circa 150”.