Giovani talenti crescono

Letture: 2301

 

Nella prima giornata di Liga, al Camp Nou un trionfante Luis Enrique celebrava la prima vittoria del suo Barcellona (4-0 all’Elche), gara in cui si è fatto notare un nuovo talento della cantera blaugrana, cioè Munir El Haddadi, diciottenne spagnolo di origini marocchine autore di una delle quattro reti catalane. El Haddadi non è un giocatore qualunque, basti pensare che è stato capace di costringere Deulofeu (uno dei migliori nello splendido Everton della scorsa stagione) a trasferirsi a Siviglia per giocare proprio a causa degli spazi intasati dal canterano che il 1° Settembre compirà 19 anni.

Munir segnando domenica è diventato il terzo marcatore più giovane nella storia del Barcellona dopo Bojan e Messi. Lo spagnolo si era già fatto notare nello scorso Trofeo Gamper, cosa che ricorda quanto avvenuto nel 2005 con Messi: il Barcellona voleva cederlo in prestito in quell’estate ma una grande prestazione della Pulce contro la Juve di Capello convinse i dirigenti blaugrana a lasciare Messi ad allenarsi con Ronaldinho e compagni. Sappiamo com’è andata a finire…

Il ragazzo è al Barca dal 2011 e i suoi genitori (padre marocchino e madre spagnola) lo hanno sempre appoggiato in questi anni catalani. In passato giocò nel Rayo Majadahonda, club satellite dell’Atletico Madrid che però non viene avvertito delle incredibili doti di Munir: 32 gol in 29 partite!!! Inizia una lunga contesa su quale squadra potrà accaparrarsi il suo talento, ma la vince il fascino della squadra blaugrana, da sempre sogno del ragazzo.

Lo scorso anno Munir è stato uno dei pilastri del Barcellona Primavera capace di vincere la Champions League di categoria: nella finale contro il Benfica ha segnato due gol, di cui uno da metà campo, chiudendo il torneo da capocannoniere con 11 gol in 10 gare. Il Barca ha deciso così di prolungargli il contratto fino al 2017, con una clausola rescissoria pronta a salire fino a 35 milioni se entrerà fisso in prima squadra con un numero dall’1 al 25 e con un contratto vero con i “grandi”. Difficilmente così non sarà, nonostante ufficialmente Munir faccia parte ancora del Barcellona B: l’assenza di Suarez, infatti, apre diversi spazi in avanti e il ragazzo non vuole smettere di inseguire il suo sogno.