L’ondata di caldo torrido che perdura da diversi giorni, sta creando disagi in tutto il territorio regionale ed in particolar modo nel cosentino e nelle zone interne pianeggianti dove sono state registrate temperature anomale che non si verificavano da almeno dieci anni. La Sorical (Società risorse idriche calabresi) ha traccaito un quadro piuttosto preoccupante della situazione attuale: “Misure straordinarie per affrontare la grave siccità che sta interessando il territorio della regione Calabria e, in particolare, il territorio della provincia di Cosenza“: questo è l’oggetto della comunicazione inviata al Sindaco di Cosenza ed ai Sindaci della provincia.
Nell’intera regione “la prolungata assenza di significative precipitazioni sia piovose che nevose che ha caratterizzato la trascorsa stagione invernale-primaverile, con l’estate ormai sopraggiunta, sta rapidamente generando delle condizioni di carattere emergenziali” – esordisce la lettera dei due dirigenti Sorical, gli ingegneri Serena Collorafi e Sergio De Marco, rispettivamente Responsabile Compartimento Nord e Direttore Area Operativa di Sorical, dietro scorta di qualificate consulenze di esperti. La Sorical evidenzia una condizione di “siccità tra severa e grave” principalmente in provincia di Cosenza e che trova riscontro dalla portate delle sorgenti delle ultime settimane. Tale territorio, infatti, non dispone di invasi di regolazione, ma è servito “da schemi acquedottistici a loro volta alimentati da scaturigini sorgentizie, solo in parte integrate da campi pozzi realizzati nelle aree costiere. Mancando quindi la capacità di accumulo e regolazione tipicamente offerta da dighe e invasi, la severa condizione di siccità già in atto – e che verosimilmente andrà ancora più ad acuirsi nei prossimi mesi estivi ed autunnali – va a generare soprattutto ed immediatamente una drastica diminuzione degli apporti sorgentizi, cui si sommerà, entro breve, una rilevante diminuzione della producibilità delle falde. Ci si attende una riduzione della produzione complessiva di oltre il 50% rispetto agli stessi periodi delle annate trascorse, idrologicamente molto più favorevoli”. La Sorical, comunque assicura che metterà in campo ogni soluzione possibile a rendere meno pesante tale situazione, anche attraverso nuovi investimenti per rimettere in esercizio vecchi impianti di accumulo dismessi da anni. La Sorical considere comunque che “mentre gli acquedotti regionali, in quasi tutti i casi, sono comunque sempre in grado di erogare una portata adeguata al soddisfacimento della popolazione, certamente non si potrà contare sul reperimento di risorse addizionali per mantenere la preesistente situazione di sovra-fornitura e un accettabile livello di servizio”.
La Sorical si appella ai Comuni: “Tutti i Sindaci e le amministrazioni comunali – scrive la Sorical – dovranno rivolgere ogni sforzo finalizzato ad una corretta conduzione della reti di distribuzione idrica interna, contrastando, anche con durezza, i prelievi e gli utilizzi impropri e riparando prontamente ogni perdita che si dovesse riscontrare lungo le reti. Fermo quanto sopra, valido in via generale per tutto il territorio provinciale, in un approccio di equita’ e trasparenza, faremo seguito entro breve con delle nuove comunicazioni in cui, per ciascuno degli schemi acquedottistici per i quali si profilano i maggiori scenari di crisi, con l’auspicabile e sempre costruttivo contributo e patrocinio offertoci dalla Prefettura, esamineremo quantitativamente il quadro di deficit da fronteggiare e, valutata l’eventuale disponibilità di fonti idriche autonome di cui di ciascun comune dovesse disporre, andremo a proporre dei piani di riparto delle portate disponibili commisurati alla popolazione residente”.