Una storiaccia di paese dai risvolti illeciti. Avrebbe abusato della carica di sindaco per condizionare la gestione di una casa di riposo ed esercitato violenza privata.
La notizia ha creato scalpore in tutta la regione anche per i modi “dilatati” di divulgare l’annuncio di un condannato provvisorio. Alcuni giornali hanno diffuso l’immagine del primo cittadino di Bisignano alla stregua di quella di un boss mafioso.
D’accordo sulle discutibili peculiarità del soggetto, ma una riflessione va fatta partendo dal presupposto che il sindaco di Bisignano non è Al Pacino, il sanguinario protagonista di nere favole metropolitane, ma con tutta probabilità un uomo che si è prestato a una politica confacente a certune lobby territoriali e ricoprendo spesso un ruolo assolutamente non idoneo a quello richiestogli.
Fatte salve tutte le ragioni della condanna in primo appello, sacrosante fino alla sentenza di secondo grado, l’utilizzo kamikaze che si è fatto della notizia, in vista anche di un futuro rinnovamento della classe dirigente del paese, ha assunto un carattere di forzatura mediatica a favore probabilmente di nuove leve o soggetti già noti alla storia amministrativa di Bisignano.
Un’ipotesi quest’ultima probabilmente legittima e dettata anche dall’osservazione di alcuni eventi che hanno contraddistinto gli ultimi anni della maggioranza Bisignano.
Anche se alla conclusione del suo mandato Umile Bisignano non fosse stato oltremodo candidabile a nuove elezioni la sua cerchia di consensi non avrebbe mai vacillato.
Dopo la sentenza, la pubblicazione delle sue foto sui giornali, la compiuta mattanza mediatica, quel determinato consenso probabilmente non esisterà più.
Non solo,
chi “sciacquava” insieme al primo cittadino di Bisignano dovrà trovare un nuovo garante che assicuri certi equilibri e sicuramente non lo ricercherà nelle faccette pulite della politica bisignanese.
A Bisignano forse vive un lupo e qualcuno nei giorni scorsi l’ha già rivisto in giro a segnare il territorio, galvanizzato dagli ultimi eventi giuridici, affamato e alla ricerca di potere.
Cittadini di Bisignano, dunque, attenzione a non scivolare dalla padella alla brace.
14/07/2014 – Alberto De Luca