Il cinema per il sociale

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A Rende il cinema per il sociale
Al parco acquatico di Santa Chiara una sensibilizzazione contro Alzheimer e violenza sui minori

Il cinema, l’audiovisivo, come è noto ai più ha sin dalla sua nascita cercato di destare sensibilizzazione e coscienze nell’animo dei suoi spettatori; specialmente per quanto riguarda correnti come Neorealismo o cinema documentario. Oppure anche, per esempio, il cortometraggio. Sotto questi presupposti si è tenuto, presso la sala conferenze del parco acquatico di Santa Chiara, l’incontro “Il cinema per il sociale – discutiamone con…”. L’evento, organizzato dal direttore artistico Pasquale Arnone è nato come sguardo di sensibilizzazione, attraverso la macchina da presa, offrendo al pubblico due cortometraggi: “Sogni” di Angelo Longoni, sul tema dell’Alzheimer; e “Apri le labbra” di Eleonora Ivone, questo incentrato invece sulla violenza sulla donne, o meglio ancora, sulla pedofilia incestuosa. Ma non solo la macchina da presa è stata il media protagonista della serata, bensì una esibizione dal vivo a cura del corpo di ballo della scuola di danza “Il Pianeta della Danza di Isabella Sisca”. Ancora, a sensibilizzare ulteriormente gli animi ci ha pensato la cantautrice cosentina Chiara Morelli, facendo riecheggiare la sua voce verso il pubblico con le canzoni “La vita è così” e “Vasame”. Ancora, Chiara ha reso la sua voce ancora più protagonista con la lettura di “Faccio finta di niente”, poesia scritta di suo pugno; nessun suono, a parte qualche leggera folata di vento, se non quello emesso dalle sue corde vocali.

“Per me è importantissimo dimostrare che il cinema non è solo finzione,” – commenta così il direttore artistico Pasquale Arnone – “il cinema è arte, cultura e innovazione; ma serve soprattutto per mandare dei messaggi solidi e fermi per quello che è il sociale. Molti definiscono il cinema come la settima arte, c’è stato chi ha detto che il cinema è l’arma più forte; ed è la verità perché attraverso il cinema si possono raggiungere gli scopi prefissati. Io amo il cinema e lo seguo, e questi due mi sono piaciuti un sacco, perché questi due film hanno avuto moltissimi premi, temi molto delicati che i registi hanno saputo trattare in maniera sublime. Il vero scopo di questa manifestazione è quello di parlare della piaga che affligge la Calabria per quanto riguarda la sanità, e io vorrei mandare delicatamente un messaggio, perché tutti quanti dobbiamo interessarci di questo problema attraverso la memoria visiva”.

Immagini movimento che hanno dunque il compito di celebrare la vita, il rispetto, e la dignità; in un’epoca in cui davvero occorre fermarsi e meditare sulla direzione intrapresa. Soddisfazione ancora espressa da Pino Citrigno, Presidente della Fondazione Calabria Film Commission, per i risultati che il cinema calabrese sta raggiungendo; anche grazie alla nuova legge sull’audiovisivo e ai fondi regionali. La moderatrice dell’evento, la giornalista Giulia Fresca, ha poi discusso dei temi della serata con due specialisti: Amalia Cecilia Bruni, direttrice del Centro Regionale di Neurogenetica di Lamezia Terme; e Marco Pingitore, psicologo – psicoterapeuta e criminologo.

— Francesco Sarri