In un periodo di crisi nera nel cosentino c’è un settore che fa registrare reddito. E’ la fichicoltura, per secoli attività fiorente che garantiva non solo reddito, ma anche sostentamento per le famiglie contadine. Spesso il menù era basato su pane e fichi. Grazie al progetto di valorizzazione messo in campo dal Gal Valle del Crati negli ultimi dodici anni una delle filiere storiche dell’agricoltura calabrese, a rischio scomparsa, è stata rilanciata e oggi è una splendida realtà. E’ stato costituito il consorzio del fico dottato di Cosenza, l’ottenimento del marchio DOP, la realizzazione di circa 350 ettari di nuovi impianti specializzati, il potenziamento di 11 imprese di trasformazione. Importante la sperimentazione condotta in sinergia con 3 università e il censimento di circa 680 ettari di ficheto di altissimo pregio. Un prodotto che produce reddito per i produttori e per i trasformatori. I fichi della Valle del Crati arrivano su molti mercati internazionali.
Fonte: Gazzetta del Sud