BISIGNANO – È diventata la discarica di Bisignano quasi senza rendersene conto. Parliamo di una piazzola collocata nel tratto che collega la zona residenziale allo svincolo di Luzzi, dove l’immondizia è depositata senza incuria da tanti cittadini. Il tratto di scorrimento veloce, infatti, non è il più pulito di Bisignano e, nonostante i richiami comunali, gli appostamenti della Polizia municipale (nascosta anche nei terreni adiacenti), c’è un piazzale che richiama, evidentemente, la sporcizia. Beninteso, la colpa è di chi continua a gettare i rifiuti in quella zona, non curante dell’ambiente e senza alcun rispetto delle leggi in materia e anche per chi abita da quelle parti. Il “piazzale della vergogna”, sembra ormai questa la definizione giusta a livello ambientale: in un territorio che ha protestato per dei mesi sulla costruzione della piattaforma tecnologica dei rifiuti, tutto ciò appare veramente un evidente paradosso. Il malcostume parte dalle prime ore del mattino, soprattutto quando alcuni liberi professionisti, che scendono dal centro storico per raggiungere Rende o Cosenza, lanciano direttamente i loro sacchetti dell’immondizia dalla macchina. Lo fanno quasi al volo, manco fosse uno sport da far accreditare alla prossima Olimpiade. Anche di notte la scena si ripete, ogni materiale è accantonato senza pudori nella zona, dalla carta alla plastica, nonché tanti rifiuti alimentari e l’umido che porta, così, un pericolo perenne per la salute. Non sono mai stati accantonati dei rifiuti ingombranti, forse solo per mancanza di tempo e per non dare troppo nell’occhio. Il tratto viene ripulito anche con una discreta frequenza, ma non passa settimana in cui il piazzale non rimanga vittima della sporcizia altrui. Un cambio di mentalità sarebbe necessario, anche perché nella zona vi sono due esercizi commerciali e, vedere sul piazzale dell’immondizia ammassata, non è il massimo biglietto di visita. Succede, purtroppo, di trovare anche alcune persone che, prese dalla crisi e in precarie condizioni igieniche, rovistano negli stessi sacchetti per cercare qualcosa da portare a casa. Il cuore si stringe, il piatto piange.
Massimo Maneggio