Il partito democratico locale, stanco dell’amministrazione comunale di Umile Bisignano, passa in modo propositivo a elencare una serie di alternative e proposte utili per la cittadinanza. Per il Pd il malanno bisignanese non è recente:<< Nell’ultimo decennio abbiamo assistito a un vero e proprio teatrino della politica bisignanese, con ruoli e parti da protagonisti e comprimari spesso indefiniti e intercambiabili, assoggettati ad interessi difficili da valutare con la tradizionale analisi ideologica e politica o del solo buon senso. Al ruolo coagulante e di indirizzo dei partiti, si è sostituito quello di singole personalità, a volte anche capaci e portatrici di proposte interessanti, ma spesso accentratrici e con vedute limitate alle contingenze, cioè inadatte a dare respiro e ampiezza ai programmi, alle idee di rinnovamento, alle aspettative della cittadinanza>>.
Il Pd, in un lunghissimo documento, ha elencato con dettaglio anche ciò che non va nella cittadina come:<< i problemi connessi al Santuario della Riforma, non solo quelli relativi all’ erosione del versante, ma, soprattutto quelli relativi alla funzionalità del complesso in relazione al ruolo propulsivo, religioso e culturale, turistico ed economico, che dovrebbe avere da quando frate Umile è stato santificato. Inoltre, c’è la scarsità e la debolezza delle manifestazioni socio-culturali, alcune delle quali, aventi frequenza annuale, anziché crescere ed arricchirsi di contenuti, si trascinano stancamente e non danno valore aggiunto alla (già scarsa) qualità della vita locale e la mancanza di iniziative a favore delle attività economiche, commerciali, artigianali, agricole>>.
La ricetta futura del Pd è nel condividere alcuni punti chiave:<<Ci deve essere la condivisione di uno spirito nuovo di partecipazione e impegno finalizzato alla costruzione di una compagine di “servizio” alla città e alla cittadinanza; Bisogna Condividere un programma amministrativo rigoroso nella normalizzazione e nella gestione della spesa pubblica; selettivo per priorità d’utilità e d’uso nella programmazione delle opere e dei lavori pubblici; attivo e tenace nel reperimento dei fondi finanziari; attento al buon funzionamento dei servizi pubblici e al loro miglioramento; ricco di progettualità, iniziative e stimoli nel campo socio-culturale e in quello economico; rispettoso del territorio e dell’ambiente, garante di uno sviluppo edilizio ed urbanistico equilibrato, commisurato alle reali esigenze della popolazione e delle attività economiche, rispettoso del centro storico e attento al suo recupero e a quello dei nuclei urbani ed extraurbani degradati. Inoltre c’è necessità di costruire una dirigenza politica e amministrativa rinnovata nello spirito e nei contenuti, dando il massimo spazio possibile a soggetti inediti, portatori di entusiasmo, di competenza, di professionalità e di rappresentatività; e dando spazio, tra i soggetti già impegnati e/o ancora attualmente impegnati, a chi ha fin qui profuso impegno, competenza, e spirito di servizio, entro un percorso politico coerente e scevro da personalismi>>.
Massimo Maneggio
su: Calabriaora