Il prof Scuro sempre più sugli scudi per la predizione e il contrasto degli incendi

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Regione Calabria e UNICAL: tecnologie avanzate per la predizione e il contrasto degli incendi

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Nell’ottica dell’innovazione finalizzata alla prevenzione e alla gestione degli incendi boschivi, nei mesi scorsi è stato raggiunto un accordo quadro tra la Regione Calabria e il Laboratorio di Modellazione, Simulazione e Visualizzazione (LMSV) dell’Università della Calabria (Unical), laboratorio di secondo livello dell’infrastruttura di ricerca STAR. L’iniziativa è fortemente sostenuta dal Presidente della Regione Calabria, Dott. Roberto Occhiuto, dall’Avv. Gianluca Gallo, Assessore Regionale con competenze in Agricoltura, Risorse Agroalimentari e Forestazione, dall’ing. Domenico Pallaria, Dirigente Generale della Forestazione e dall’Ing. Raffaele Mangiardi, Dirigente del Settore Difesa del Suolo, Tutela del Territorio, Prevenzione Calamità.

Progetto ambizioso, i dettagli

L’accordo tra le parti prevede lo sviluppo e la personalizzazione di un modello matematico per la propagazione del fuoco adattabile alle specifiche condizioni del territorio calabrese, e tale ambizioso progetto ha come Responsabile Scientifico proprio Carmelo Scuro, Ricercatore ad oggi in servizio presso l’Università degli Studi di Enna “Kore”.

La collaborazione con il Laboratorio di Modellazione, Simulazione e Visualizzazione (LMSV), coordinato dai professori Pietro Pantano ed Eleonora Bilotta, afferenti al Dipartimento di Fisica dell’Università della Calabria, oltre all’ing. Scuro come Principal Investigator, vede coinvolti anche il Dottorando Pierpaolo Fusaro ed il Professore Giuseppe Alì e mira al supporto, da parte del LMSV, alla stesura del Piano AIB (Anti Incendio Boschivo) con particolare riguardo all’elaborazione e all’analisi dei dati AIB relativi all’evoluzione del fenomeno degli incendi boschivi, in ordine all’andamento delle variabili caratterizzanti, verificando quanto attuato negli anni precedenti e definendo strategie organizzative ed operative per il conseguimento di migliori risultati, soprattutto nelle attività di prevenzione.

Questo accordo ha portato alla sperimentazione di un modello matematico previsionale capace di simulare la propagazione degli incendi, tenendo conto di variabili quali la topografia del terreno, la velocità e la direzione del vento. La simulazione avviene in tempo reale, permettendo di individuare possibili scenari di evoluzione dell’incendio. I dati utilizzati per queste simulazioni vengono raccolti sia dagli operatori in control room, sia direttamente sul campo, garantendo un alto grado di accuratezza e tempestività nelle previsioni.

Sperimentazioni sul campo

Nei giorni precedenti si è iniziata la prima simulazione in remoto, al fine di testare il modello sulla probabile evoluzione degli scenari, riguardante nello specifico un incendio sviluppatosi a Reggio di Calabria, in località Terreti. Il ricercatore Scuro, collegato dal laboratorio LMSV, e il dottorando Fusaro dalla control room/soup in collegamento remoto dalla Cittadella Regionale a Germaneto, hanno implementato i dati relativi alla topografia, al vento e alla temperatura, acquisiti sul posto grazie alla strumentazione aerea in azione che, in aggiunta, ha fornito informazioni relative alla georeferenziazione fotografica per il fronte fuoco. Tali dati, raccolti celermente, hanno permesso di effettuare differenti analisi per mezzo del modello matematico realizzato dal ricercatore UniKore e dai Ricercatori Unical. I risultati della simulazione hanno rispecchiato la situazione reale del fuoco in prossimità del centro abitato e indicato la possibilità che l’incendio sia stato appiccato dal tornante sottostante.

Matematica e statistica in primo piano

L’utilizzo dei modelli matematici messi a punto dal gruppo di ricerca si è dimostrato inoltre estremamente utile per la prevenzione degli incendi boschivi in termini di logistica d’intervento. Le analisi statistiche condotte hanno permesso alla Regione Calabria di individuare tempestivamente le aree a rischio, ottimizzare la distribuzione delle risorse e ridurre significativamente i tempi di intervento. Di conseguenza, i risultati preliminari ottenuti dall’accordo quadro stanziato nei mesi scorsi hanno evidenziato un miglioramento dell’efficacia delle operazioni di spegnimento e un aumento della sicurezza per le comunità e l’ambiente, confermando l’importanza della collaborazione tra istituzioni e centri di ricerca per la tutela del territorio calabrese e dimostrando quanto la Calabria si ponga all’avanguardia nella prevenzione e gestione del territorio.