La Liga spagnola ha vissuto nell’ultimo turno un momento probabilmente decisivo per il suo destino. Al Camp Nou il Barcellona ha avuto la meglio del Real Madrid nel secondo “Classico” di stagione grazie alle reti del tanto discusso difensore centrale Mathieu (in dubbio prima del match) e del “Pistolero” Suarez, membro del trio d’attacco attualmente più forte del Mondo. Nel mezzo il solito Cristiano Ronaldo aveva cercato di rovinare la festa blaugrana (splendido l’assist di tacco di Benzema) ma in questo momento tutto gira contro agli uomini di Ancelotti, adesso a meno quattro dai catalani.
A dir la verità nella prima frazione di gioco a dominare erano stati proprio i blancos, andati ad un passo dal vantaggio con la traversa di CR7. Successivamente il Real è stato punito nel suo punto debole: la fase difensiva sui colpi di testa. Per l’ennesima volta in stagione le merengues hanno subito gol su una capocciata avversaria e anche nel secondo tempo si è vista una difesa assolutamente da registrare. Dopo la tragicomica serata contro lo Shalke, un’altra serata negativa per Ancelotti che naturalmente non è a rischio esonero ma che si gioca il suo futuro nell’ennesimo derby di Madrid che caratterizzerà i Quarti della Champions League.
In casa Barca invece si festeggia per una serenità ritrovata dopo il burrascoso Gennaio della lite Luis Enrique-Messi. Da allora la squadra ha iniziato a volare e pian piano ha colmato il distacco dai blancos conquistando la vetta della Liga e aumentando il suo vantaggio sui rivali. I quattro punti però non sono una sentenza: ad esempio da qui alla fine il Barcellona dovrà andare anche a giocare al Vicente Calderon, di certo non una passeggiata. Ci sarà sicuramente da divertirsi.
Interessante anche la lotta per il terzo posto, con il Valencia milionario che mantiene la terza piazza con un punto di vantaggio sull’Atletico del Cholo. Anche qui sarà lotta fino alla fine, con il vantaggio per il Valencia di avere gli scontri diretti a suo favore.
In zona Europa League navigano spedite Siviglia (55), Villareal (49) e Malaga (44), decisamente con una marcia in più sulle altre ma ognuna ben staccata dall’altra.
In zona retrocessione con il Cordoba ultimo e distante cinque punti dalla penultima, è bagarre tra i 29 punti del Getafe tredicesimo e i 23 del Granada penultimo.
Dieci giornate alla fine, trenta punti a disposizione: lo spettacolo non finisce qui.
Armando Zavaglia