Credo di poter dire, senza tema di essere smentito, che “Il Palio del Principe” di Bisignano è la giostra cavalleresca di rievocazione storica più famosa della Calabria. Non per nulla viene considerato, a giusta ragione, il “Palio del Sud Italia”.
Nella mia qualità di Sindaco, sento ancora di poter dire, con orgoglio e con verità, che Il Palio pone la Città di Bisignano al centro dell’attenzione culturale della Regione Calabria, il che non è poco se consideriamo che l’offerta culturale della nostra Regione è molto ricca e varia.
Anche e soprattutto per questo motivo non finirò mai di ringraziare abbastanza il Centro Studi “Il Palio” che da sempre cura l’organizzazione dell’evento in partnership con il Comune di Bisignano, i capitani degli otto rioni e i loro collaboratori, gli amministratori comunali, le Forze dell’Ordine, la Polizia Municipale, la Protezione Civile e tutti coloro che ogni anno si prodigano per la buona riuscita dell’evento.
Il Palio di quest’anno, arrivato alla 33a edizione, ha avuto una cornice di pubblico meravigliosa, una città viva, piena di gente e non solo il giorno del Palio, ma anche durante le feste propiziatorie organizzate dai rioni.
Tutto è andato oltre le aspettative: il Palio è stato seguito da circa 22.000 persone tra gli spettatori presenti allo stadio comunale e quelli che hanno seguito l’evento in diretta streaming su Facebook.
Tra quest’ultimi annoveriamo tanti nostri concittadini sparsi nel mondo.
La giostra cavalleresca è stata il momento più atteso dai rioni ed è stata vissuta con partecipazione e trasporto dai Bisignanesi, per i quali il proprio rione è tutto: cuore, passione, storia, condivisione, amicizia, colore.
Ma se con il trascorrere degli anni il Palio ha riscosso sempre maggiore successo ed adesioni, va dato merito all’intraprendenza e alla creatività del pittore Rosario Turco.
Senza la sua intuizione artistica non avremmo, tanto per fare un esempio, né i simboli, né i colori dei rioni. Grazie al suo amore per la Città di Bisignano abbiamo ripreso un percorso di memoria, di ricordi per rinverdire e riscrivere la storia dei quartieri attraverso le feste propiziatorie, i convegni storici, il corteo rinascimentale, “Il Palio delle Serenate”.
Grazie alla sua intuizione culturale siamo riusciti a realizzare una manifestazione che ha la sua essenza nella passione, nell’impegno, nell’amore per la nostra città e nella sana rivalità tra i rioni. Come se non bastasse, intorno agli eventi organizzati dal Centro Studi “Il Palio”, si è innescato un circuito virtuoso che ha generato un indotto turistico ed economico da non sottovalutare.
Il mio amico Rosario Turco è un artista che ha dimostrato di guardare la realtà in modo diverso: quello che per tantissime persone è una cosa normale, per un artista come lui ha un significato diverso.
Rosario Turco non è un illuso, un alternativo, un diverso, un conformista, ma una persona con una veduta più ampia, con una capacità di viaggiare con la fantasia fuori dal comune, una persona che si rimbocca le maniche e si impegna insieme agli altri e più degli altri.
Dobbiamo essere fieri di averlo come nostro concittadino.
Pertanto, “Il Palio del Principe di Bisignano”, il nostro Palio, non deve suscitare atteggiamenti ostili nei confronti degli organizzatori, dei cavalieri, dei capitani dei rioni o dei rioni stessi, ma deve appassionarci sempre di più perché fa parte, a pieno titolo, del nostro patrimonio culturale, perché, più semplicemente, è uno straordinario e unico evento che ce lo invidiano tutti!